Come funzionano le piattaforme di e-learning

Sono molti gli strumenti messi a disposizione dell'utente

19/03/2024 di Enzo Boldi

Abbiamo toccato con mano la cosiddetta “formazione a distanza” nel corso delle fasi più dure e acute della pandemia COVID. Concetti come DAD (Didattica a Distanza) e DID (Didattica Integrata Digitale) hanno riempito le pagine dei giornali. Spesso e volentieri sono stati due fenomeni criticati – anche per le tensioni storiche del momento -, ma si tratta di due esperienze che hanno fatto capire l’importanza (esigenza, in alcuni casi) delle piattaforme di e-learning. Su internet, infatti, molte aziende hanno proseguito nel percorso dell’integrazione tra la presenza fisica e digitale, anche per quel che riguarda la formazione. Stesso discorso vale anche per il percorso studentesco di molti giovani.

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Di fatto, dunque, l’e-learning è diventato un elemento strutturale della società globale. Piattaforme che offrono video-lezioni, approfondimenti, esercizi e altre funzioni in grado di fornire documentazione e assistenza a chi decide (per i più svariati motivi) di collegarsi e apprendere a distanza. Dalle nozioni scolastiche più basilari a quelle più complesse, anche per quel che riguarda il mondo del lavoro.

Piattaforme e-learning, come funzionano?

Ma cosa sono e come funzionano le piattaforme e-learning? Si tratta di software creati con l’obiettivo di facilitare molti aspetti dell’attività di formazione a distanza: dalla creazione di corsi, alla loro distribuzione su larga scala, fino ad arrivare alle funzioni di gestione. Ambienti virtuali all’interno dei quali gli studenti (facendo un parallelo con la scuola), possono accedere ai contenuti, alle materie, seguire video-lezioni, svolgere esercizi e interagire. Non solo con i docenti che offrono un supporto alla singola lezione, ma anche con gli altri partecipanti. Si tratta, dunque, di un vero e proprio spazio di apprendimento in formato digitale, con tanto di valutazioni sul percorso fatto da chi li frequenta.

Le diverse tipologie

Al netto delle singole preferenze e abitudini, le piattaforme e-learning offrono numerosi vantaggi: se la flessibilità è uno degli elementi principali (anche se non vale per tutte), l’accessibilità in ogni luogo (basta una connessione a internet e un dispositivo) è uno dei punti di forza. A tutto ciò si uniscono altri tre princìpi: il costo ridotto rispetto alla formazione in presenza, l’interattività con gli altri utenti (e docenti) e la possibilità di personalizzare i singoli percorsi formativi in base alle necessità dell’utente. E proprio questa natura multimediale, esistono diverse tipologie di piattaforme differenti, che offrono anche opportunità diverse.

  • Learning Management System (LMS): un sistema che permette di avere un ambiente completo per la gestione della piattaforma (dai corsi all’iscrizione, passando per la traccia dei progressi degli iscritti).
  • Learning Content Management System (LCMS): si tratta di un sistema che si concentra, soprattutto, sulla creazione dei corsi e – come il precedente – permette anche la gestione dei contenuti a carattere informativo e la creazione di corsi interattivi.
  • Social Learning Platform: sono quelli in cui è preminente il principio della collaborazione tra gli studenti, che possono condividere tra loro informazioni e conoscenze.

Questo quadro generale sintetizza il potenziale delle piattaforme di e-learning, con le prospettive per il futuro che sono sempre in crescita per questo settore. E ci sono nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e quella aumentata che possono rappresentare un nuovo slancio per quel che riguarda il coinvolgimento dell’utente.

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