Quali sono i settori che potranno ripartire il 4 maggio

27/04/2020 di Enzo Boldi

Come prevedibile, seppure le premesse facevano pensare a un calendario meno esteso nel tempo, le attività lavorative che potranno riprendere a pieno regime (pur mantenendo distanze di sicurezza interpersonali e utilizzo di dispositivi come mascherine e guanti) il prossimo 4 maggio non riguarderanno tutti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Cpnte, nel corso della sua conferenza stampa sulla fase-2, ha sottolineato come per negozi e centri per la cura della persona ci saranno date differenti. Il tutto, infatti, è confermato nella lista dei 99 codici ATECO pubblicati all’interno del testo del dpcm del 26 aprile 2020.

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L’elenco si allunga rispetto alle attività lavorative consentite fino al 3 maggio e conta aziende registrate con quei codici ATECO che, fino a quella data, restano esonerate dal proseguire la loro attività. Ecco l’elenco inserito nel documento pubblicato sul sito del governo. Ovviamente si richiede l’adozione di misure di sicurezza per tutti i lavoratori e saranno effettuati controlli per la verifica del rispetto di queste disposizioni in ambito lavorativo a partire dal 4 maggio.

I codici ATECO per la ripresa delle attività dal 4 maggio

Nel testo del Dpcm firmato da Giuseppe Conte, dunque, sono 99 i codici ATECO. Queste aziende, a partire dal prossimo 4 maggio, potranno riprendere la loro attività, così come tutti gli operai e dipendenti che vi lavorano. Per le altre – come già accennato in precedenza – il calendario sarà più esteso nel tempo. I negozi al dettaglio, per esempio, potrebbero ripartire da lunedì 18 aprile; le attività legate alla cura della persona (parrucchieri, barbieri e centri estetici), invece, dovranno attendere almeno il 1° giugno 2020. Date che saranno valutate nei prossimi giorni, quando sarà analizzata la curva dei contagi dopo la prima semi-riapertura delle altre attività i tutta Italia.

(foto di copertina: da dpcm del 26 aprile 2020 pubblicato sul dito del governo)

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