I fidanzati rientrano nel concetto di «congiunti» che permetterà le visite dal 4 maggio?

27/04/2020 di Redazione

Giuseppe Conte ha lasciato intendere che, dal prossimo 4 maggio, potremo uscire di casa e potremo far visita ai nostri congiunti. Tuttavia, la parola utilizzata, in termini giuridici, si presta ad alcune ambiguità. Chi sono i congiunti, infatti, per la legge italiana? E, soprattutto, tra questi ultimi rientrano anche i fidanzati? In realtà la questione è particolarmente complessa: nel corso della quarantena e dell’emergenza coronavirus molti fidanzati, che non vivono all’interno della stessa abitazione, sono stati separati forzatamente, costretti a un contatto soltanto virtuale, attraverso le app di messaggistica.

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Chi sono i congiunti: i fidanzati rientrano nella categoria?

Il dpcm del 4 maggio, o meglio la bozza di questo decreto che pertanto potrebbe essere modificata prima della pubblicazione con una definizione più chiara della questione, prevede che:

«sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

Si tratta della lettera b) dell’articolo 1 della bozza del dpcm che consentirà la parziale riapertura dal 4 maggio. Ma il concetto di congiunti – che non è definito correttamente e con chiarezza nell’ordinamento giuridico – sembra essere ancora troppo vago e ambiguo per stabilire chi potremo incontrare, mentre non ci sono dubbi sulla modalità dell’incontro: deve avvenire nel rispetto del divieto di assembramento e con un distanziamento interpersonale di almeno un metro, con tanto di mascherine da indossare mentre si procede con la visita.

Chi sono i congiunti, la categoria secondo l’art. 307 del codice penale

I fidanzati, secondo le prime definizioni a disposizione, non sembrano rientrare nella categoria dei congiunti. L’art. 307 4° comma c.p. prevede che questi ultimi siano rappresentati da «ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti». Insomma, i fidanzati – non avendo legami di sangue né un rapporto civile che possa legalmente disciplinare questa categoria – non sembrano rientrare in questa categoria di persone che potremo visitare dal prossimo 4 maggio.

Tuttavia, come si è già evidenziato in precedenza, quella del dpcm è ancora una bozza che deve per forza di cose venire incontro a determinate criticità che saranno nel frattempo sollevate. Non sarebbe la prima volta: anche per i precedenti dpcm sono state successivamente precisate delle questioni che, nel testo del governo, non sembravano chiarissime. Palazzo Chigi interverrà a breve anche su questo punto.

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