Il leghista Durigon vuole i porti chiusi anche per le navi cinesi

Si continua a parlare di coronavirus e delle misure di sicurezza da adottare nei Paesi in cui si è esteso il contagio. In Italia, si sono registrati due casi la scorsa settimana ed è già partita la psicosi. Nonostante tutto, la ricerca nel nostro Paese ha messo a segno un punto, riuscendo a isolare il coronavirus e aggiornando i dati che la comunità scientifica aveva già a disposizione. Ma la preoccupazione principale dei sovranisti italiani sembra quella di chiudere i porti alle navi provenienti dalla Cina: portavoce di questa istanza il leghista Claudio Durigon.

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Claudio Durigon vorrebbe estendere i decreti sicurezza alle navi provenienti dalla Cina

L’esponente del Carroccio è intervenuto nella trasmissione Agorà del 3 febbraio e ha parlato di quello che la Lega avrebbe fatto contro il coronavirus se il suo partito fosse stato al governo: «Innanzitutto, allargare il più possibile i decreti sicurezza e chiudere i porti alle navi in arrivo dalla Cina». Insomma, lo stesso trattamento di esclusione messo in pratica dalla Lega nei confronti dei migranti.

Claudio Durigon, evidentemente, non sembra essere a conoscenza del fatto che la protezione civile italiana ha messo in atto delle misure di sicurezza che riguardano anche i porti. Le navi commerciali in arrivo dalla Cina, infatti, sono attualmente sottoposte al regime di libera pratica sanitaria. Non soltanto quelle che arrivano dal Paese del dragone, ma anche per tutte le navi provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Ci sono già misure di sicurezza sulle navi dalla Cina

Le autorità portuali italiane, infatti, sono autorizzate a salire a bordo e a mettere in pratica i necessari controlli sanitari sia sul personale di bordo sia sulle merci. Insomma, anche senza il proclama propagandistico dei ‘porti chiusi‘, l’Italia sta continuando a tutelarsi anche per chi arriva via mare e non soltanto chiudendo la tratta dei voli da e per la Cina. Ma evidentemente, conta di più andare in tv a sbandierare lo slogan dei porti chiusi e non le concrete misure di sicurezza che le autorità italiane stanno prendendo.

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