La Lega sospende il consigliere che aveva pubblicato un selfie davanti alla cripta di Mussolini

Christian Braccini risponde: «Io vado dove voglio»

18/08/2020 di Enzo Boldi

«I valori di libertà e democrazia non devono essere mai minimamente messi in discussione». Con queste poche parole la Lega ha annunciato la sospensione del consigliere comunale di Scandicci (in provincia di Firenze) Christian Braccini che due giorni fa ha pubblicato sui suoi canali social una foto davanti alla cripta di Benito Mussolini (a Predappio) con la scritta «Viva l’Italia». La decisione, però, non ha spento le polemiche, con il Partito Democratico che ha chiesto le dimissioni dalla sua carica istituzionale in Toscana. Ma il leghista, attualmente sospeso, non ci sta e risponde agli attacchi.

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Il post social della discordia è stato pubblicato domenica pomeriggio sulla sua bacheca social. Ci sono due selfie (uno davanti al cartello che annuncia l’ingresso a Predappio e l’altro davanti alla Cripta Mussolini) e una foto della stessa struttura. Il tutto accompagnato da una scritta: «Viva l’Italia»

Christian Braccini, il consigliere leghista sospeso per una foto davanti la tomba del duce

Le critiche non sono mancate fin dall’origine e anche il suo partito, la Lega, ha deciso di prendere provvedimenti nei suoi confronti. Il Commissario Regionale toscano del Carroccio, Andrea Belotti, ha annunciato la sua sospensione dal partito, spiegando come i valori «di libertà e democrazia» non possano esser mai messi in discussione, anche attraverso riferimenti fatti suoi social durante una vacanza privata. Ma Christian Braccini non ci sta e sui social ha replicato.

La replica: vado dove voglio e quando voglio

«Io sono in un paese libero, vado dove voglio quando voglio. Altrimenti chiudete il cimitero al pubblico, cambiate il nome al paese e chiudete tutte le attività commerciali», prima di pubblicare un altro video con messaggio polemico.

Ma a sospenderlo dal partito è stata la Lega, non un «regime rosso». Insomma, nessun passo indietro non tanto per quella visita, ma per il messaggio che, come sottolineato dal coordinatore del Carroccio in Toscana, include chiari riferimenti.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Christian Braccini)

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