La proposta dei Centri Commerciali a Conte: «Chiusura tutti i giorni alle 18, ma weekend salvi»

Le richieste avanzate al Presidente del Consiglio, in linea con l'idea di un coprifuoco

03/11/2020 di Enzo Boldi

Tra le proposte avanzate da Giuseppe Conte alla Camera e al Senato, c’è anche quella della chiusura Centri Commerciali nel fine settimana (cioè nei giorni festivi e pre-festivi). Sono quelle, infatti, le date in cui quei centri attirano molte più persone proprio per via della dinamica settimanale che, per motivi di lavoro, spesso spinge i cittadini a concentrare le proprie spese nel weekend. Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, però, chiede al Presidente del Consiglio di rivedere quella posizione, proponendo un’alternativa alla serrata domenicale (e del sabato).

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Roberto Zoia, intervistato da Adnkronos, ha detto: «Abbiamo fatto pervenire una proposta alla Presidenza del Consiglio e alla Conferenza Stato-Regioni, di chiudere i centri commerciali tutti i giorni alle 18, (esclusi i servizi essenziali), compresi sabato e domenica e quindi uno stesso orario anche nei festivi e prefestivi». Insomma, aperti tutti i giorni (come accade già ora), ma con chiusura quotidiana anticipata di circa un paio di ore (in base ai regolamenti interni di ogni centro commerciale). Una mossa che sarebbe in linea con un coprifuoco volontario.

Chiusura centri commerciali, la proposta alternativa

In attesa del varo del prossimo dpcm – che dovrebbe arrivare tra la giornata di oggi e quella di domani, mercoledì 4 novembre – l’esito sulla proposta sulla chiusura Centri Commerciali alle 18, salvando i weekend, rischia di rimanere un appello caduto nel vuoto. Le richieste seguono dei motivi abbastanza ovvi: il fine settimana è quel periodo in cui si concentrano le vendite e, soprattutto, chi lavora nel corso della settimana spesso non ha tempo di effettuare spese, se non nel weekend.

I conta-ingressi

L’altra proposta, inoltre, prevede l’utilizzo dei conta-ingressi che già sono funzionanti in moltissimi centri commerciali sparsi sul territorio italiano. Zoia sottolinea come si possa procedere con un dimezzamento dell’affluenza con accessi contingentati, esattamente come accadeva nei negozi nella fase-2.

(foto di copertina: da Pixabay)

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