Quali saranno le ‘ulteriori misure’ per tentare di frenare la curva dei contagi

Riepiloghiamo le proposte annunciate da Giuseppe Conte alla Camera

02/11/2020 di Enzo Boldi

Un passaggio parlamentare urgente per definire le linee del prossimo dpcm sulle restrizioni da applicare entro – secondo quanto spiegato da Giuseppe Conte – non oltre la giornata di mercoledì. Proposte e non misure definitive di cui ha parlato il Presidente del Consiglio davanti ai deputati, con lo stesso scenario che accadrà nel pomeriggio a Palazzo Madama di fronte ai senatori. Si parla di interventi mirati a livello territoriale e di altri che, invece, saranno presi a livello nazionale. Molte delle prossimi misure cambieranno, come inevitabile, lo stile di vita degli italiani. Almeno temporaneamente.

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Le misure del prossimo dpcm entreranno in vigore, con molta probabilità, allo scoccare della mezzanotte tra mercoledì 4 e giovedì 5 novembre. Le restrizioni, per il momento, saranno valide per un mese con la scadenza prevista per il prossimo 4 dicembre. Le principali misure riguardano la mobilità tra Regioni, con l’individuazione di tre livelli di rischio in base ai quali si definiranno le limitazioni negli spostamenti.

Prossimo dpcm, cosa propone il governo

Saranno vietati gli spostamenti, dunque, tra le Regioni con un indice di trasmissibilità del virus molto elevato, mentre i confini saranno lasciati aperti in caso di RT molto simile (e non alto). Questa è solo una delle proposte fatte dal governo. Le altre, invece, riguardano la vita quotidiana. Ci sarà una limitazione dei movimenti nel corso delle serate, in tutte le città italiane e senza differenze di orario (come invece accade ora). Ancora, però, non è stata definita l’ora in cui scoccherà il nuovo coprifuoco nazionale, anche se si parla delle 21 (ma Italia Viva chiede che sia posticipato alle 22).

Cosa chiude

La proposta avanzata dal governo riguarda anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e pre-festivi (quindi nei fine settimana): dovrebbero rimanere aperti solamente i negozi che vendono generi alimentari, beni di prima necessità e tabacchi all’interno degli stessi centri. Chiudono i musei, e anche i corner sale gioco.

Scuola e mezzi di trasporto

Si va verso la DAD (didattica a distanza) per tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado (Licei e altre scuole Superiori), mentre per il trasporto pubblico locale si dovrebbe tornare a una capienza massima del 50%.

(foto di copertina: da Pixabay)

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