Conte alla Camera sul dpcm: «Proponiamo restrizioni nella fascia serale più calda»

Il Presidente del Consiglio e le comunicazioni a Montecitorio sulle nuove misure del governo

02/11/2020 di Enzo Boldi

Dopo l’ennesima riunione con le Regioni, Giuseppe Conte è arrivato alla Camera dei deputati per le comunicazioni del governo sulle ulteriori misure per il contenimento dei contagi inserite nel Dpcm 2 novembre. La lunga trattativa con le istituzioni locali e gli altri membri del Consiglio dei Ministri, hanno portato a restrizioni ancor più nette rispetto a quelle firmate e licenziate domenica 25 ottobre. Misure a livello nazionale, con possibilità per le Regioni di decidere ulteriori strette in base ai dati epidemiologici.

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«Ringrazio per la disponibilità ad anticipare le comunicazioni da mercoledì ad oggi le comunicazioni sull’emergenza Covid. Avevo chiesto ai presidente delle Camere di trovare le modalità per assicurare un’interlocuzione e un confronto immediato con il Parlamento. Costituiscono passaggi fondamentali». Giuseppe Conte ha invitato nuovamente le opposizioni a una collaborazione, dopo la decisione di tirarsi fuori dal tavolo nelle ultime ore. Poi ha sottolineato come le prossime decisioni sulle restrizioni saranno prese dal Parlamento.

Dpcm 2 novembre, Conte alla Camera per le comunicazioni

«Ho anticipato le mie comunicazioni affinché il Parlamento possa esprimersi prima del nuovo provvedimenti. Annuncio già la mia disponibilità ad accogliere i rilievi», ha detto il Presidente del Consiglio. «L’interlocuzione con il Parlamento e il pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche costituiscono passaggi fondamentali. Per questo ho ritenuto di dover rimettere ai presidenti dei rami del Parlamento ogni decisione circa gli strumenti per realizzare questo obiettivo, rispetto alle decisioni che il governo è chiamato ad assumere con la massima speditezza a fronte di una costante evoluzione anche repentina del quadro epidemiologico».

Misure restrittive prima del 4 novembre

«La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre», dopo i passaggi parlamentari annunciati. Il presidente del Consiglio ha poi spiegato come l’ottica di prudenza e precauzione arriva dopo che si è arrivati al cosiddetto scenario 4, con molte Regioni e territori in cui il virus circola con maggiore velocità.

Le misure restrittive, dunque saranno basate su un regime differenziato in base alla situazione delle varie Regioni. Ci saranno restrizioni e allentamenti in base al dato territoriale. «Se riproponessimo un regime a livello nazionale, creeremmo solamente diseguaglianze. Dobbiamo intervenire con prudenza e massima attenzione per nuove misure più restrittive con una strategia contenitiva, va modulata sui territori in base alle criticità».

Dpcm 2 novembre, il coprifuoco nelle ore serali più calde

«A livello Nazionale: rafforzare piano contenimento e mitigazione del contagio che già stiamo perseguendo con i precedenti dpcm, pensiamo di disporre chiusura nei festivi e pre-festivi dei centri commerciali (esclusi tabacchi, farmacie, supermercati). In coerenza con la chiusura di sale gioco e sale bingo, chiudono anche i corner delle sale giochi. Chiuderanno musei e mostre. Tornano i mezzi pubblici al 50%. Limiti agli spostamenti tra le Regioni con alti coefficienti di rischio. Prevediamo anche limiti nella circolazione delle persone (coprifuoco) nella fascia serale più calda. Le scuole secondarie di secondo grado possono optare per la didattica a distanza».

(foto di copertina: da canale Youtube della Camera dei deputati)

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