Charles Aznavour è morto: addio all’ultimo menestrello

Le origini armene, il lungo lavoro sulla canzone d’autore francese, le sue incursioni in Italia e nella cultura italiana. Charles Aznavour, l’ultimo menestrello della musica internazionale, è morto questa mattina, all’età di 94 anni. Shahnour Vaghinagh Aznavourian era nato a Parigi nel 1924, da una famiglia di immigrati. Il suo legame con la terra delle origini fu sempre molto forte nell’ambito della sua carriera, tanto da battersi negli ultimi anni per la causa del suo popolo. Una militanza che gli permise di essere nominato ambasciatore d’Armenia in Svizzera, specialmente dopo che, nel 1989, si adoperò per aiutare il suo Paese d’origine dopo il terribile terremoto che lo colpì.

LEGGI ANCHE > Iva Zanicchi ricorda Charles Aznavour: «Un piccolo uomo divenuto un gigante»

Soltanto due anni fa, lo chansonnier era stato insignito con una targa onoraria che raffigura la stella della walk of fame: un riconoscimento che lo aveva proiettato per direttissima verso la conquista dello spazio nella passeggiata delle celebrità a Hollywood. CNN e Times lo avevano definito il cantante di varietà più importante del XX secolo.

LEGGI ANCHE > Franco Battiato, l’indiscrezione preoccupante sull’Alzheimer

Charles Aznavour è morto a Mouriès

Aznavour si è spento a Mouriès. La sua lunghissima carriera è costellata da successi internazionali, cantati in sette lingue per un totale di oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e di concerti in 96 Paesi. In Italia, in modo particolare ha collaborato con Giorgio Calabrese, con Sergio Bardotti e con Lorenzo Raggi: celebre l’album Momenti sì, momenti no. Ha partecipato al Festivalbar 1972 con Quel che non si fa più (canzone poi divenuta colonna sonora di uno spot della Mulino Bianco) ed è stato due volte ospite del Festival di Sanremo, nel 1981  nel 1989.

Il lascito di Charles Aznavour alla musica italiana

Ma il suo lascito alla canzone italiana è molto più corposo. Diversi artisti hanno voluto incidere versioni italiane dei suoi capolavori in lingua originale. Tra questi artisti, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Iva Zanicchi (che ha dedicato un intero album all’artista francese), ma anche Mina, Enrico Ruggeri, Laura Pausini, Franco Battiato e Massimo Ranieri.

Una vita sul palcoscenico: storia di 70 anni di carriera

Charles Aznavour fa parte a pieno diritto dell’enciclopedia della musica internazionale. Aveva deciso di continuare a cantare, nonostante l’età avanzata, riempiendo teatri e piazze con i suoi concerti in giro per l’Europa e non solo. Lo scorso 23 giugno ha annullato la tappa italiana del suo concerto a Piazza Grande a Palmanova per motivi di salute dovuti a un braccio rotto dopo una caduta. Tuttavia, memorabile è stata la sua ultima esibizione a Roma, il 23 luglio 2017 all’Auditorium Parco della Musica, per celebrare i suoi 70 anni di magnifica carriera. Negli ultimi giorni era stato in Giappone, dove si era esibito in una serie di concerti. Poi, la morte che è arrivata silenziosa e, tutto sommato, inattesa, nonostante la veneranda età.

Con Charles Aznavour scompare una delle firme più prestigiose del panorama artistico internazionale. In una recente intervista aveva espresso il desiderio di voler cantare fino a 100 anni. Il suo sogno si è interrotto a un passo dal traguardo. Ma le note di Ed io tra di voi – tanto per citarne una – resteranno scolpite nella memoria. Per più di 100 anni ancora.

(Credit Image: © Visual via ZUMA Press)

Share this article