Salvini e l’incontro con Parnasi: «Io ceno con tante persone»

21/11/2019 di Enzo Boldi

Il copione è sempre lo stesso: quando si viene pizzicati con le mani nella marmellata (senza alcun reato contestabile, per il momento) si risponde con un laconico «io incontro tante persone». Ed ecco che dopo aver replicato allo stesso modo per aver incontrato e stretto vigorosamente la mano a un capo ultras del Milan condannato per spaccio di droga e per quella fotografia con il figlio di un boss della criminalità organizzata, la cena Salvini-Parnasi viene liquidata seguendo lo stesso canovaccio.

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Come detto, non è stato aperto ancora nessun fascicolo – nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge il noto costruttore romano in carcere per tangenti e finanziamenti illeciti – nei confronti né di Giancarlo Giorgetti né di Matteo Salvini. Ma fa sorridere come la risposta sia sempre la stessa in qualsiasi occasione. Anche questa volta, infatti, il leader della Lega ha tentato di liquidare la situazione con una frase che, come si dice a Roma, serve per ‘buttarla in caciara’.

La cena Salvini-Parnasi liquidata dal leghista

«Vado a cena ogni mese con migliaia di imprenditori – ha detto il segretario della Lega rispondendo alle domande di un giornalista sulle intercettazioni pubblicate quest’oggi -. Con Parnasi sono andato anche allo stadio, non so se sia un’aggravante». La giustificazione e il tentativo di ironia, che prosegue qualche istante dopo con un altro pensiero: «Cose losche, mi autodenuncio, ci sono andato insieme anche allo stadio».

Nessuna risposta ai finanziamenti

Nessuna risposta, invece, su quello che si ascolta nel resto delle intercettazioni in cui viene fatto il nome del leader della Lega e di Giancarlo Giorgetti. Quella cena Salvini-Parnasi, infatti, sarebbe arrivata dopo un accordo per un finanziamento da parte del costruttore romano al Carroccio. Il tutto con pagamento tramite bonifico o de visu, come si legge nei testi delle telefonate.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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