Il selfie con il figlio del boss di camorra che imbarazza Matteo Salvini

11/09/2019 di Enzo Boldi

Una fotografia che farà discutere anche se, come spesso capita in questi casi, non si può conoscere la storia di una persona che ti chiede di scattarsi un selfie con te. Ed è in questo contenitore del dubbio che va inserita la vicenda che vede (nuovamente) protagonista Matteo Salvini. Dopo il suo comizio di Vignola (in provincia di Modena), Antonio Michele Matrone ha chiesto al leader della Lega di scattarsi una foto in sua compagnia. Lo scatto è poi stato condiviso domenica sulla pagina Facebook del giovane che altro non è che il figlio di uno dei più sanguinari boss di Camorra di Scafati, in provincia di Salerno.

Come detto, con altissima probabilità il leader della Lega non era a conoscenza della storia di quel ragazzo che ha chiesto un selfie, ma la condivisione sulla pagina Facebook di Michele Matrone ha scatenato un pandemonio che ha portato anche alla richiesta di chiarimenti da parte di alcuni membri campani della Commissione parlamentare Antimafia.

Il selfie di Salvini con il figlio di Matrone

La fotografia era accompagnata (e parliamo al passato perché, dopo la denuncia del quotidiano Metropolis, l’immagine è stata rimossa da Michele Matrone stesso che vive in Emilia Romagna) da una didascalia che recitava: «Un caffè insieme al mio caro amico Matteo». Ovviamente non può esser presa per buona quella frase a corredo della foto e per questo non si può accusare il senatore della Lega di essersi scattato una fotografia con il figlio di un boss della Camorra. Inoltre, come il buon costume insegna, le colpe dei padri non possono cadere sui figli. E questo vecchio motto popolare non può che valere anche in questa vicenda.

Certamente, come accaduto fuori da San Siro quando si fece immortalare in compagnia di un capo ultras del Milan condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, questa immagine non può che provocare imbarazzo nello stesso Salvini.

E il M5S lo invita a chiarire all’Antimafia

«Chiediamo pubblicamente a Salvini di chiarire al più presto la sua posizione, meglio ancora se lo facesse in Commissione Antimafia. Il segretario della Lega ci dica se la foto è stata scattata quando era ministro, se è davvero amico di Michele Matrone ed i suoi rapporti con lo stesso – si legge nella nota firmata da Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, con la portavoce Virginia Villani della Commissione Lavoro alla Camera -. Poco conta dove è stata fatta, scandalizzano certi comportamenti da parte di chi aveva il compito di contrastare la criminalità organizzata. Certe foto non sono solo passaggi per i social network, come un cittadino onesto potrebbe pensare».

(foto di copertina da bacheca Facebook di Michele Matrone e pubblicata da Metropolis)

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