Apple fa causa alla startup Rivos per furto di segreti commerciali
Il colosso informatico sostiene che la startup «stealth» Rivos ha truffato molti suoi ex ingegneri per rubare loro segreti commerciali
03/05/2022 di Martina Maria Mancassola
Apple sta vivendo giorni turbolenti. Ieri vi abbiamo raccontato che secondo una pronuncia pregiudiziale dell’Autorità Antitrust la società potrebbe essere condannata, in futuro, al pagamento di una sanzione – per abuso di posizione dominante – perché Apple Pay sarebbe anticoncorrenziale, oggi vi parliamo della causa di Apple contro la startup tecnologica Rivos. Quest’ultima è accusata dalla Big Tech di aver rubato i segreti commerciali dei chip dei computer di Apple dopo aver preso in giro alcuni suoi ex ingegneri: questo è quanto ha affermato Apple nella causa intentata presso il tribunale federale della California.
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Causa Apple contro Rivos: di che cosa è accusata la startup
La causa vede Apple sostenere che Rivos, come riporta Reuters, startup con sede in California a Mountain View, ha assunto oltre 40 ex dipendenti di Apple, nell’ultimo anno, per lavorare su una tecnologia «system-on-chip» (SoC) concorrente e che almeno due ex ingegneri Apple hanno preso gigabyte di informazioni riservate con loro a Rivos. I SoC sono circuiti integrati che in un unico chip comprendono diversi componenti del computer, incluse le unità di elaborazione centrale e le unità di elaborazione grafica. Apple ha dichiarato di aver investito miliardi di dollari e più di dieci anni di ricerca sui suoi progetti di SoC, che hanno «rivoluzionato il mondo del personal computer e del mobile computing». Rivos si definisce una «startup in modalità invisibile» e, secondo la Big Tech, non solo avrebbe assunto dipendenti Apple illecitamente, ma avrebbe anche sottratto a Apple segreti commerciali sui chip. Rivos non ha rilasciato commenti sul caso e, fino dalla sua fondazione l’anno scorso, ha evitato l’attenzione del grande pubblico. Anche Apple non ha fornito dichiarazioni a riguardo.
Apple sostiene, dunque, che almeno due ex ingegneri (Bhasi Kaithamana e Wen Shih-Chieh) hanno preso «gigabyte di specifiche SoC sensibili e file di progettazione» durante i loro ultimi giorni di attività nella società. Ma Rivos avrebbe anche lanciato una campagna coordinata per indurre i futuri dipendenti a prendere informazioni sui progetti SoC di Apple. La startup, fondata per creare e vendere i propri SoC concorrenti, avrebbe assunto moltissimi ex ingegneri Apple. L’attività illegittima di Rivos sarebbe cominciata nel giugno 2021, quando la startup avrebbe avviato una campagna coordinata per servirsi dei dipendenti Apple che avevano accesso alle informazioni proprietarie e commerciali del colosso informatico sui progetti SoC. Apple ha comunicato alla startup che in questo modo stava violando segreti commerciali e obblighi riservatezza degli ex dipendenti, ma Rivos non ha mai risposto. Due ex ingegneri, Bhasi Kaithamana e Ricky Wen, avrebbero portato illegittimamente a Rivos moltissimi file con progetti SoC e altre informazioni riservate. Ma questi non sarebbero gli unici coinvolti perché, nella causa, Apple ha affermato che molti altri dipendenti Rivos, di cui ancora non si conosce il nome, avrebbero sottratto documenti riservati quando hanno terminato il lavoro da Apple e che gli imputati hanno tentato di non farsi scoprire cancellando i dati dai loro dispositivi Apple. Apple ha affermato che i suoi segreti potrebbero aiutare Rivos ad «accelerare significativamente» lo sviluppo di SoC concorrenti e, dunque, ha domandato alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California di impedire a Rivos di utilizzare i suoi segreti commerciali, di ordinare ai suoi ex dipendenti di restituire la sua proprietà e di riconoscerle un risarcimento dei danni di cui ancora non si sa l’ammontare.
Foto IPP/Mario Romano