Alla fine Catiuscia Marini ha confermato le sue dimissioni da presidente della Regione Umbria

20/05/2019 di Enzo Boldi

Catiuscia Marini ha confermato le sue dimissioni dal ruolo di presidente della Regione Umbria. Lo ha fatto questa mattina con una lettera inviata alla presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi. Sabato scorso l’Aula aveva approvato, con il voto determinante della stessa governatrice del Partito Democratico, un documento della maggioranza che le chiedeva di ritirare le dimissioni presentate in seguito all’inchiesta sui concorsi all’ospedale di Perugia nella quale lei stessa è indagata. Oggi il passo indietro, dopo gli strascichi lasciati all’interno del Pd.

Catiuscia Marini ha confermato con una comunicazione tramite posta elettronica certificata a Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, le dimissioni presentate «ai sensi dell’articolo 64, comma 3 dello Statuto regionale, già comunicate in data 16 aprile 2019 e discusse dall’Assemblea nelle sedute del 7 e 18 maggio scorso». A render nota questa decisione è stata la stessa Assemblea. Nella sua comunicazione, la presidente Marini ha parlato di «percorso dettato esclusivamente da ragioni istituzionali, di correttezza e di rispetto per tutti i componenti dell’Assemblea, sia di maggioranza, sia di opposizione, e non certo da ragioni personali».

Catiuscia Marini conferma le sue dimissioni

La lettera si conclude con i ringraziamenti: alla presidente dell’Assemblea legislativa «per la collaborazione istituzionale di questi anni, al servizio delle istituzioni e della comunità regionale»; ai componenti dell’Assemblea legislativa e al personale di Giunta e Consiglio «che in questi 9 anni mi ha supportato con competenza, rigore e professionalità nello svolgimento del mio complesso mandato istituzionale». Nessun riferimento al Partito Democratico che da questa vicenda esce comunque sconfitto a causa dell’atteggiamento della sua rappresentante alla Regione Umbria.

Le parole del presidente Pd Gentiloni

Questa mattina, intervistato da Radio Capital, il presidente del Partito Democratico Paolo Gentiloni aveva parlato di dietrofront incomprensibile, dopo quanto accaduto sabato: «Quando una si dimette, e per ragioni serie che non hanno nulla a che fare con le verità giudiziarie che verranno dalle indagini della magistratura ma che sono una scelta politica a tutela della Regione e del partito, che un mese dopo ci si ripensi mi sembra incomprensibile. Non è detto che ci abbia ripensato, può darsi che confermi le dimissioni, penso che il Pd debba essere molto chiaro in un messaggio contro la corruzione».

(foto di copertina: ANSA/ GIANLUIGI BASILIETTI)

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