Pier Ferdinando Casini sta dalla parte di Salvini e se la prende con Conte: «La dissociazione è stata postuma»

12/02/2020 di Enzo Boldi

Tra le tante voci che hanno preso la parola questa mattina a Palazzo Madama, c’è stata anche quella di Pier Ferdinando Casini. Il parlamentare dei Centristi per l’Europa – ed ex presidente della Camera – ha detto che voterà contro l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Casini difende Salvini tirando in ballo Giuseppe Conte e la decisione collegiale sullo sbarco ritardato della nave Gregoretti della Marina Militare nel porto di Augusta (Siracusa). E lancia un monito al ruolo della magistratura e dei politici.

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«Il tema vero è se Salvini ha agito in solitudine e in contrasto con la politica del governo. Questo contrasto non c’è stato. Non trovo traccia di difformità – ha dichiarato Pier Ferdinando Casini nel corso del suo intervento a Palazzo Madama -. Conte aveva tutti gli strumenti per intervenire all’epoca e non l’ha fatto». Insomma, la tesi è la stessa sostenuta dalla Lega e da Fratelli d’Italia: non fu il solo (ex) ministro dell’Interno a decidere, ma il tutto venne approvato dall’intero Esecutivo e da Palazzo Chigi.

Casini difende Salvini sul caso Gregoretti

«La dissociazione è stata postuma – ha proseguito l’ex presidente della Camera -. Io dico no alla supplenza della magistratura e il mio voto sarà coerente con il fatto che i giudizi politici li devono dare gli elettori non i giudici». La vicenda, dunque, passa anche dal punto di vista delle responsabilità e dei ruoli che la politica deve avere e, di riflesso, come i giudici non dovrebbero entrare in dibattiti che non hanno nulla a che vedere con la magistratura. Quindi, se la Lega abbandonerà l’Aula (come annunciato) al momento del voto e Fratelli d’Italia e Forza Italia esprimeranno parere contrario, con loro ci sarà anche l’ex alleato del centrodestra.

(foto di copertina: da canale Youtube del Senato)

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