La vera storia del cartellone «C’è la faremo» a San Benedetto del Tronto

09/04/2020 di Redazione

Condivisioni a go go nella giornata di ieri per il cartellone C’è la faremo sul fiume Albula, a San Benedetto del Tronto. Le immagini avevano fatto il giro del web, con la relativa ironia per lo strafalcione grammaticale contenuto all’interno del manifesto e la grafica di stampo nostalgico, con il tricolore sullo sfondo. Una occasione troppo ghiotta per non fare facili ironie. Anche perché l’immagine aveva tutta l’aria di essere l’opera di qualche patriota poco avvezzo all’uso della grammatica italiana. Ma bisogna – come sempre – andare ben oltre le apparenze.

LEGGI ANCHE > La bufala delle scarpe che trasmettono il coronavirus

Cartellone C’è la faremo, la vera storia

Avete visto anche voi il cartellone C’è la faremo sui vostri feed dei social network? Bene, sappiate che si tratta di un’operazione satirica. Nella serata di ieri, è stata la pagina Faceook GTA Sun Beach a svelare l’arcano. Il manifesto, nell’angolo in basso a sinistra, mostra il suo logo. Si tratta di una pagina da 22mila followers che si diverte a creare meme virali, che hanno la caratteristica di essere incentrati sulle vicende locali della comunità di San Benedetto del Tronto.

Le motivazioni dietro al cartellone C’è la faremo

La pagina satirica ha anche chiesto regolare autorizzazione per l’affissione del manifesto, come illustrato in questo post. Un momento per sorridere e per ottenere un po’ di visibilità sui principali canali nazionali e nei post dei maggiori influencer della rete. Un vero e proprio espediente per cercare di affrontare con ironia questo momento difficile, uno scherzo che è riuscito proprio bene. Il cartellone, insomma, è vero. Ma è l’intenzione che è frutto di un elaborato discorso di satira. La televisione locale TV Vera ha mostrato nel suo servizio di ieri le immagini del cartellone, ma non ha voluto rivelare la firma che c’è dietro al progetto. Oggi, con la pubblicazione della spiegazione sulle pagine di GTA Sun Beach, è possibile risalire all’origine del cartellone C’è la faremo che, da San Benedetto del Tronto, ha preso in giro mezza Italia (e non soltanto i vicini ascolani che, per ragioni di campanilismo, si erano affrettati a condividere la fotografia per prendere in giro gli abitanti di San Benedetto).

Share this article