La bufala delle scarpe che trasmettono il Coronavirus

16/03/2020 di Enzo Boldi

Partiamo da un assunto che dovrebbe essere insito nella gestione della pulizia quotidiana: le scarpe con le quali si è usciti andrebbero sempre tolte sull’uscio della propria casa, prima di entrare e calpestare il pavimento domestico. Non si tratta, però, di uno dei precetti secondo cui ci sarebbe un connubio scarpe coronavirus, ma di una di quelle regole fondamentali di pulizia che tutti i cittadini dovrebbero avere. Ma su Whatsapp tutto ciò ha assunto i contorni di una bufala, diventata purtroppo virale.

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Il messaggio che sta circolando sulle chat di Whatsapp è un audio che recita così: «Ciao ragazzi, volevo soltanto dirvi questa cosa perché stasera ci ha telefonato uno dei nostri amici medici di Milano e ci ha caldamente consigliato di utilizzare un solo paio di scarpe per andare fuori e di lasciarle fuori della porta di casa una volta utilizzate perché sembra che il virus riesca a rimanere vivo per 9 giorni sull’asfalto. Questo è il motivo per cui vedevamo tutte quelle immagini per cui i cinesi facevano la disinfestazione delle strade ed è il motivo per cui stanno iniziando a fare la disinfestazione qua, a Milano almeno. Quindi siccome ci ha chiesto di diffonderlo, non lo faranno per via televisione per non gettare il panico, però ci ha detto di diffonderlo tra le persone che conosciamo per tenere questa buona regola. Ciao a tutti».

Scarpe coronavirus e la bufala da un audio Whatsapp

Come spiega opportunamente il portale di fact-checking Bufale.net, non si tratta di una notizia reale, ma di puro allarmismo. Nel decalogo dei buoni comportamenti redatto da Paolo D’Ancona, epidemiologo ed esperto di Igiene dell’ISS, viene smentita la possibilità di un collegamento scarpe coronavirus: «Serve togliersi le scarpe prima di entrare in casa? È una buona norma igienica ma per il Covid-19 no, perché la sua trasmissione avviene con le goccioline che emettiamo tossendo o starnutendo, non in altro modo», ha detto l’esperto a La Stampa.

(foto di copertina: da Pixabay)

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