Carofiglio a Otto e Mezzo: «Un ministro che non festeggia il 25 aprile è un traditore della patria»

Continua l’onda lunga delle polemiche sulla mancata presenza di Matteo Salvini alle celebrazioni ufficiali per il 25 aprile. Anche nel salotto televisivo di Lilli Gruber a Otto e Mezzo – con ospite Gianfranco Carofiglio – si è parlato dell’anomala giornata della Liberazione del ministro dell’Interno, che si è recato a Corleone a inaugurare una caserma e che ha trasformato la festa nazionale in una sorta di giornata contro le mafie. Nelle ore successive, poi, il ministro ha proseguito il suo tour elettorale in Sicilia.

Gianfranco Carofiglio e le parole su Salvini e il 25 aprile

A Otto e Mezzo hanno discusso dell’episodio, oltre a Gianfranco Carofiglio, anche Andrea Scanzi e Stefano Zurlo. Ma le parole più forti sono state proprio quelle dello scrittore, ex magistrato e intellettuale. Il suo riferimento a Salvini è stato deciso ed evidente: «Un ministro della Repubblica – ha detto Carofiglio – che non partecipa alle celebrazioni per il 25 aprile è un traditore della patria».

Le sue affermazioni hanno immediatamente infiammato i social network. Tutti coloro che hanno seguito la trasmissione e che non hanno mai seguito la linea politica di Matteo Salvini hanno salutato con parole entusiaste le affermazioni di Carofiglio. Ma in tanti, sostenitori del leader della Lega, hanno iniziato anche a insultarlo. Dichiarazioni, in ogni caso, forti e divisive, che hanno alimentato il dibattito dei social network.

Allo stesso modo, Carofiglio è intervenuto anche sul caso del sottosegretario della Lega Armando Siri, indagato con l’accusa di corruzione e sulla presenza di Luigi Di Maio a Taranto per un tavolo tecnico del governo sull’Ilva. Anche in questo caso, la sua posizione contro la condotta del governo è risultata evidente.

[Gianfranco Carofiglio alla trasmissione di La7 Otto e Mezzo il 29 aprile 2019]

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