Il 27enne ispanico ucciso dall’ennesima condotta fuori dalle regole della polizia americana | VIDEO
25/06/2020 di Enzo Boldi
Non c’è stata nessuna stretta al collo, la cosiddetta chokehold contestata dopo la morte – una delle tante con questo metodo – di George Floyd. Ma la condotta della polizia di Tucson, in Arizona, ha violato tutte le norme basilari sugli arresti e i fermi. La vittima del video che è stato diffuso nelle ultime ore si chiamava Carlos Ingram Lòpez e il filmato risale al 21 aprile scorso, un mese prima rispetto all’uccisione dell’afroamericano di Minneapolis. E riecheggiano ancora quelle parole «I can’t breathe» che sono diventate il simbolo della protesta non solo negli Stati Uniti.
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La ricostruzione dei fatti parla della Polizia di Tucson chiamata all’intervento dopo la segnalazione di un uomo ‘su di giri’ che circolava in strada senza vestiti. I tre agenti sono intervenuti e hanno fermato l’uomo all’ingresso del proprio box auto. E lì è avvenuta la condotta fuori dalle regole. Questi i video che mostrano cosa è accaduto in quei frangenti.
Carlos — (labored speech)
No
No
Oh my God
No
No
Inaudible
No
Ahhh
Ahhh
InaudibleOfficer —
Are you relaxed? Tranquilo.No movement, Carlos appears to stop breathing (covered in “blanket”) #CarlosIngramLopez pic.twitter.com/esSNvPXHba
— Joseph Sakran (@JosephSakran) June 25, 2020
They suspect overdose for some reason and ask for narcan (reversal for people who overdose) even though he was awake upon arrival.
CPR starts about 5 min. after he stopped moving.
This is devastating, & we are talking about it because video exists.#CarlosIngramLopez pic.twitter.com/ICZ9WdHXJY
— Joseph Sakran (@JosephSakran) June 25, 2020
Carlos Ingram Lòpez, il video della sua morte
Il 27enne Carlos Ingram Lòpez è stato tenuto con il volto schiacciato a terra per 12 minuti, con la cosiddetta ‘busta anti sputo’ utilizzata dai tre agenti. Dodici minuti ha implorato di avere un po’ d’acqua perché non riusciva a respirare. Un tempo lunghissimo che vìola qualsiasi procedura di Polizia. E alla fine il cittadino ispanico di Tucson muore davanti ai tre agenti che, a due mesi di distanza, hanno presentato le proprie dimissione. Stesso procedimento fatto dal capo della Polizia dopo la diffusione del filmato.
L’autopsia
L’esame autoptico parla di una morte per una serie di correlazioni. L’arresto cardiaco è la causa del suo decesso, sopraggiunto per via della posizione che era obbligato a tenere e dalla busta di plastica con cui era cinta la sua testa. Il tutto, secondo l’autopsia, combinato all’assunzione di sostanza stupefacenti. Un dato superfluo dato che non sarebbe mai morto soffocato solo per aver assunto della cocaina.
(foto di copertina: da Tucson Police Department)