La card personalizzata con Di Maio con cui il M5S promuove il bonus spesa a Pomigliano

Una card per social network con Luigi Di Maio sorridente, mentre stringe la mano al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Poi, l’annuncio: «Emergenza coronavirus: 322.831 euro ai cittadini in difficoltà di Pomigliano per il bonus spesa». Quindi l’idea che questo post su Facebook (sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle di Pomigliano d’Arco) veicola: il politico del collegio, quel Luigi Di Maio che è originario proprio di Pomigliano d’Arco, ha fatto di tutto per permettere alla sua città di ottenere un contributo significativo per i meno abbienti che possa consentire loro di superare il momento più difficile dell’emergenza coronavirus.

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Card bonus spesa Pomigliano, l’immagine di Di Maio con Conte

Un modo di fare comunicazione davvero discutibile, che poggia le sue basi sulla vecchia concezione di politica nazionale come supporto al territorio locale. Un concetto, se vogliamo, molto democristiano. Con l’unica differenza che qui si tratta davvero di una emergenza profonda, sulla quale non ha senso insistere con i particolarismi. Anche perché il messaggio di fondo (Di Maio che stringe la mano al premier, con il contestuale annuncio degli oltre 300mila euro da erogare al comune di Pomigliano) non ha alcun senso.

Card bonus spesa Pomigliano, perché non è corretto fare propaganda politica sull’emergenza

Il bonus spesa non è una misura mirata che favorisce un territorio rispetto a un altro. Ed è una decisione collegiale di un governo che ha deciso di intervenire per tamponare, nella maniera più diretta possibile in questa fase e con tutti i limiti che questa misura porta con sé, una situazione di potenziale crisi sociale. Il fondo del bonus spesa, sono stati stanziati a livello nazionale 400 milioni di euro, è ripartita tra gli 8100 comuni italiani in base a un algoritmo uguale per tutti (qui c’è un elenco con tutte le cifre, comune per comune).

Se si eccettuano le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano, infatti, la ripartizione considera il numero di abitanti (ha un peso dell’80% sulla quantità dell’importo) e il reddito medio pro capite nei singoli comuni, considerato in rapporto al reddito medio pro capite a livello nazionale. Insomma, la cifra di 320mila euro non è stata decisa da Luigi Di Maio, né c’è stato un gesto di solidarietà nei confronti della sua Pomigliano. Rientra nell’ottica di un’emergenza nazionale sulla quale sarebbe bene non fare pubblicità politica.

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