La rete nazionale antifascista aderisce alla raccolta fondi per la famiglia di Mario Cerciello Rega

Un piccolo gesto, un qualcosa che non potrà mai far diminuire il dolore di una famiglia che ha perso il proprio figlio a soli 35 anni. Una morte arrivata, per di più, per quello che – come confermano le pagine giudiziarie – è un gesto folle di un ragazzo. La storia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio, provoca rabbia, indignazione, ma anche tanta solidarietà. E così è nata una mobilitazione online per raccogliere fondi a favore della giovane moglie del vicebrigadiere di Somma Vesuviana, ideata dai Carabinieri e sostenuti dalla rete nazionale anti-fascista, una community social costituita da diverse pagine che si battono e denunciano ogni giorno eventi che richiamano al ventennio.

Le pagine in questione sono La Rete Italiana Antifascista, Il Partigiano, Padri e Madri della Libertà, Il razzismo non ci piace (gli stessi che lanciarono la raccolta in favore di Sea Watch)che hanno rilanciato sui loro canali social la notizia della raccolta fondi in favore della famiglia del carabiniere ucciso a Roma, invitando tutta la rete a partecipare a questa forma di sostegno economico rivolto alla moglie Rosa Maria, con cui Mario Cerciello Rega si era sposato poco più di un mese fa, e tutte le persone a lui vicino.

La raccolta fondi in favore della famiglia

Per partecipare a questa raccolta fondi, basterà inviare anche una piccola somma di denaro seguendo queste indicazioni: Un bonifico bancario indirizzato all’Iban IT11T100503387000000002801, presso l’agenzia B.N.L. del Comando Generale dell’Arma, con causale ‘Donazione a favore dei familiari del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega’. Un piccolo gesto per esprimere vicinanza (e unità) nei confronti della famiglia del vicebrigadiere di Somma Vesuviana.

Mario Cerciello Rega non è solo il carabiniere ucciso a Roma

Perché Mario Cerciello Rega non è solo il carabiniere ucciso a Roma, ma era una persona che onorava la sua divisa anche quando era fuori servizio. Un uomo che faceva della beneficenza silenziosa il suo stile di vita, aiutando tutte le persone in difficoltà. Lo amavano tutti, tutti lo ricordano con grande dolore perché la perdita non è stata solo di un militare, ma di un grande uomo che si è sempre prodigato affinché ci fosse solidarietà ovunque.

(foto di copertina: ANSA/CHIGI PALACE PRESS OFFICE/FILIPPO ATTILI)

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