Se Capezzone ti ha bloccato su Twitter, puoi sempre seguire il suo account su Parler
Abbiamo fatto un giro sul social network sovranista e abbiamo trovato diversi italiani
19/11/2020 di Gianmichele Laino
Su Twitter, molto spesso, l’hashtag #Capezzone si trova tra le tendenze. Accade soprattutto in seguito ai suoi interventi televisivi, come opinionista sulle reti Mediaset principalmente. Tuttavia, andare a spulciare il suo profilo è molto complesso, dal momento che l’ex politico de La Rosa del Pugno – poi di Forza Italia, poi del Popolo della Libertà, poi di Direzione Italia – ha la tendenza a bloccare gli utenti dei social che non la pensano come lui, creandosi così la famosa “bolla” social di consenso. Tuttavia, da oggi è possibile monitorare l’attività social di Capezzone su Parler. Il nuovo social network sovranista, infatti, è già bolla per definizione: chi vi ha accesso è interessato a un determinato tipo di contenuto, dichiara una ben precisa posizione politica e, di conseguenza, troverà attività di micro-blogging consone alle sue idee.
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Capezzone su Parler, se non puoi seguirlo su Twitter lui è lì
Un account “Daniele Capezzone” su Parler ha già raggiunto 2,5k di followers. Numeri bassi in confronto a Facebook, Instagram e Twitter, ma bisogna considerare che il social network – in Italia – è ancora in fase esplorativa, non c’è propriamente una coscienza collettiva che possa spingere automaticamente a iscriversi e, quindi, l’utenza è chiaramente più limitata. Nonostante ciò, l’account Daniele Capezzone è uno tra i più seguiti in Italia. Un account “Alberto Bagnai” ha circa il doppio dei suoi followers. Si tratta dei due nomi noti italiani più attivi sul social network sovranista. C’è anche un account “Maria Giovanna Maglie” che ha racimolato un bel po’ di consensi (è sulla soglia dei 2k), ma è iscritto da poco e, in ogni caso, ha interagito con un solo post.
L’attività di Capezzone su Parler
Insomma, i numeri degli utenti più famosi in Italia non raggiungono quelli dei politici americani (si pensi all’account di Ted Cruz che, da solo, ha 4,5 milioni di followers), ma sicuramente stanno preparando il terreno, esplorando le lande del social network. L’account “Capezzone” promuove il suo ultimo libro, le sue comparsate televisive e i messaggi approvati dall’immancabile gatto Giuditta.
Bisognerà vedere come si concilia questa sua attività su un social network che – per sua stessa definizione – garantisce libertà d’espressione e nessuna censura. Anche se, soprattutto negli Usa, qualcuno ha accusato il social network (e non i singoli utenti) di rimuovere i contenuti sgraditi.