Il portavoce del sindaco leghista di Ferrara ha il cane Rommel che «chiama» Fürher il suo padrone

La polemica politica che in questi giorni impazza a Ferrara riguarda ancora una volta l’amministrazione leghista guidata da Alan Fabbri. Nel mirino, in questo caso, c’è il suo portavoce, Michele Lecci, a causa del suo amico a quattro zampe, che ha scelto di chiamare cane Rommel, richiamando esplicitamente e consapevolmente la figura del feldmaresciallo e poi generale nazista (la Volpe del Deserto). La denuncia è stata fatta da un esponente del Partito Democratico, il deputato Luca Rizzo Nervo.

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Cane Rommel, l’idea del portavoce del sindaco di Ferrara

Quest’ultimo ha voluto ricordare come Michele Lecci abbia realizzato anche una pagina Facebook dedicata al cane Rommel (Rommel – Il Dobermann) all’interno della quale ci sono espliciti riferimenti al linguaggio e alla simbologia nazista. Ad esempio, il cane Rommel realizza delle ‘ronde notturne’ contro le ‘ombre nere’ che vanno in bicicletta: «Non ce l’ho con i neri – scrive Michele Lecci che, a quanto pare, fa il ‘portavoce’ anche del suo cane -, è solo che non riesco a vederli e il loro odore mi ricorda quello dei gatti in via dei frutteti».

Non solo. Il cane Rommel è noto per i suoi ‘scatti da gerarca perfetto’ ed è solito ‘chiamare’ il proprio padrone Fürher. Le indicazioni sono sin troppe per poter fare marcia indietro e allora il portavoce del sindaco Alan Fabbri, Michele Lecci, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale l’Estense, un quotidiano locale di Ferrara. Ha affermato che il nome dato al cane è stato scelto proprio per la ribellione che Erwin Rommel fece al regime nazista (si ricorda che Rommel partecipò, anche se non in maniera attiva, all’operazione Valchiria, il piano fallito per rovesciare il regime di Hitler quando questo, ormai, era giunto al capolinea) e, quindi, per la sua figura ribelle all’interno della storia del nazismo tedesco.

Cane Rommel ‘chiama’ Fürher il suo padrone

Inoltre, giustifica anche l’appellativo Fürher, che il suo cane ‘gli attribuisce’ nei suoi post: «In tedesco significa ‘guida’ e qualsiasi proprietario deve esserlo per il suo cane: l’ho scelto per ridare nuova vita a una parola altrimenti tristemente nota». Insomma, un po’ come se qualcuno si facesse chiamare ‘Dux’ per ergersi a guida di qualcuno (e ridare vita a una parola tristemente nota).

Secondo il portavoce del sindaco di Ferrara, insomma, l’attacco del Partito Democratico sarebbe una sorta di ingenuità, una gaffe, che senz’altro non avrà effetti. Fa molto riflettere che, solo qualche giorno fa, la città di Ferrara – su proposta del sindaco Alan Fabbri – abbia proposto per la sentarice Liliana Segre l’omaggio di cittadina onoraria. Mentre il portavoce del sindaco gioca al Fürher insieme al suo cane Rommel.

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