Cambia ancora l’autocertificazione, si dovrà indicare il luogo da cui si è partiti e quello in cui si arriverà

23/03/2020 di Redazione

Ancora una volta c’è stato un cambio autocertificazione: il nuovo modello recepirà le nuove indicazioni previste dal dpcm del 22 marzo e prevede una serie di restrizioni in più che riguarderanno soprattutto i comuni verso i quali si effettueranno gli spostamenti. Il nuovo modello è così articolato: nella prima parte resta inalterata la componente anagrafica del documento, con l’avviso che dichiarazioni mendaci sono punibili secondo l’art. 495 del codice penale; nella seconda parte si mantengono i punti evidenziati nel precedente modello e si aggiunge la dicitura «che lo spostamento è iniziato da _____________ con destinazione ________________»; nella terza parte, la dicitura «rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza» è stata sostituita da «assoluta urgenza per trasferimenti in comune diverso come previsto dal dpcm del 22 marzo 2020».

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Cambio autocertificazione 23 marzo 2020: il nuovo modello

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Il nuovo modello punta a mappare soprattutto i movimenti di chi si sposta da comune a comune per comprovate esigenze lavorative. Dal momento che si prevede l’indicazione della partenza e dell’arrivo, si può intuire che – per chi si sposta da un comune all’altro in giornata per motivi di lavoro – occorreranno due modelli di autocertificazione: uno per l’andata e uno per il ritorno.

Rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza – previste dall’autocertificazione -, anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione. Nei giorni scorsi, dopo l’ultimo dpcm, l’autocertificazione era stata sostituita con il nuovo modulo che indicava la dichiarazione di non essere sottoposto al regime di quarantena e di non essere paziente Covid-19. Il cambio autocertificazione è stato disposto come diretta conseguenza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020. 

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