La nuova autocertificazione sul sito del Viminale: «Dichiarare di non essere stati sottoposti a quarantena»

C’è una nuova autocertificazione coronavirus da compilare sul sito del Viminale. Si tratta di un documento più completo rispetto a quello che è stato utilizzato in questi giorni da migliaia di cittadini italiani che si sono recati al lavoro o che sono usciti di casa per rispondere alle esigenze primarie, come andare a fare la spesa, andare ad acquistare dei farmaci e recarsi da parenti anziani o ammalati e, quindi, bisognosi di aiuto. La nuova autocertificazione coronavirus presenta una differenza fondamentale rispetto a quelle valide fino al 16 marzo.

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Nuova autocertificazione coronavirus: cosa cambia rispetto al passato

Attualmente, il nuovo documento prevede una voce aggiuntiva all’elenco delle condizioni che devono essere rispettate per poter uscire tranquillamente di casa, per le ragioni previste dal decreto #IoRestoACasa del 9 marzo scorso. L’auutocertificazione prevede la necessità di non essere sottoposto a quarantena e di non essere risultato positivo al Covid-19. Evidentemente, l’integrazione si è resa necessaria in seguito alle tante denunce che sono state fatte negli ultimi giorni, nei confronti di persone che sono state sorprese a uscire di casa senza alcun motivo apparente.

nuova autocertificazione coronavirus

Una precisazione importante, dal momento che nei primi cinque giorni di controlli, su oltre 665.000 persone fermate, quelle denunciate sono state 27.500. Inoltre, si sono registrati casi eclatanti come quello di Sciacca, dove un cittadino asintomatico ma positivo al Covid-19 è stato fermato mentre stava tranquillamente facendo la spesa al supermercato. E importante scaricare la nuova autocertificazione coronavirus e controfirmarla al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine.

Cosa cambia nella nuova autocertificazione coronavirus rispetto a quelle precedenti, dunque? Il meccanismo resta lo stesso, non ci sono ulteriori passaggi da fare anche nei confronti delle forze dell’ordine. Cambia semplicemente il modello da scaricare, perché quest’ultima versione del 17 marzo risulta essere più completa rispetto alle prescrizioni che vanno autocertificate.

SCARICA QUI IL MODELLO DELL’AUTOCERTIFICAZIONE

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