Burioni lascia tv e media fino all’autunno: «Mai stato tra i 10 più presenti tra marzo e aprile»

Roberto Burioni si prende una pausa dalla tv. Il virologo del San Raffaele si concentrerà sui suoi studi accademici e sui suoi studenti, ai quali tornerà a dare lezioni con i ritmi di un tempo, senza i lunghi intervalli dettati dalla sua presenza sui media, tradizionali e non. Lo ha comunicato nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, in cui si è difeso anche dall’accusa di essere un presenzialista. Roberto Burioni, nel corso dell’emergenza coronavirus, è stato ospite fisso di Fabio Fazio e della trasmissione Che Tempo Che Fa, fornendo sempre indicazioni settimanali sullo stato della pandemia e sul modo in cui si sta affrontando in Italia.

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Burioni in tv e lo stacco almeno fino all’autunno

«Non è vero che sono presenzialista – ha detto Burioni al Corriere della Sera -. Nel periodo più buio, dal 1° marzo al 30 aprile, non sono nemmeno entrato tra i primi 10 più presenti nel dibattito pubblico. Sono dati dell’Agcom».

Insomma, Roberto Burioni afferma di aver pagato lo scotto della popolarità. Negli ultimi giorni, il settimanale L’Espresso ha fatto anche l’elenco di tutte le sue consulenze fornite ad aziende private, facendogli i conti in tasca. Una operazione che Roberto Burioni fatica a comprendere, dal momento che i consulenti per le aziende non li ha di certo inventati lui e che, se qualcuno chiede la sua consulenza appunto, è giusto che debba farsi pagare, altrimenti sarebbe «sfruttamento».

Perché non ci sarà più Burioni in tv?

Dopo la pausa dalla televisione e anche dagli altri media (ricordiamo che Burioni è molto popolare sui social network e ha anche un sito di divulgazione scientifica, Medical Facts), il virologo del San Raffaele tornerà alle sue ricerche e all’ambiente universitario: «Fazio mi ha dato un’aula televisiva che è stata una palestra importante – ha detto Burioni -. Ma il linguaggio e i tempi della tv non sono quelli della scienza. C’è il rischio di essere fraintesi e, in questo periodo, mi hanno attribuito di tutto».

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