Salvini torna a parlare di idrossicolorochina e plasmaterapia, Burioni gli spiega l’inconsistenza di queste ‘cure’

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L'immunologo ribadisce come non ci siano evidenze scientifiche sul loro funzionamento

Le evidenze scientifiche hanno smontato (da tempo) i facili entusiasmi: l’idrossiclorochina non è una cura efficace per contrastate il Covid-19 e la plasmaterapia (o terapia al plasma iperimmune) non ha fornito prove solide sulla sua effettiva incisività contro la malattia. Nonostante questo, il leader della Lega torna a martellare su questo tema (già sostenuto tra i mesi di marzo e aprile), parlando di rimedi efficaci. Ma le cose non sono andate così e Burioni contro Salvini spiega i motivi per cui le due ‘cure’ citate dal leader del Carroccio non possano essere protocollate.



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«Altra proposta concreta e costruttiva al governo: il rischio concreto è l’intasamento degli ospedali, per evitarlo l’Agenzia italiana del farmaco deve riattivare il protocollo di cura domiciliare con l’utilizzo di idrossiclorochina o antinfiammatori idonei sospeso il 26 maggio scorso – ha scritto Matteo Salvini su Facebook -. Si tratta di farmaci che possono agire efficacemente contro il Covid, evitando il ricovero nella stragrande maggioranza dei casi. Il governo non può perdere più tempo. Inoltre, che fine ha fatto la cura al plasma iperimmune? La burocrazia sta rallentando tutto e umiliando il lavoro di medici come il professor De Donno».



Burioni contro Salvini su terapia al plasma e idrossiclorochina

Ma quali sono le evidenze scientifiche? Poche e nulla. Sull’idrossiclorochina, per esempio, nel mese di maggio l’Oms ha deciso di sospendere la sperimentazione per due motivi: oltre a non avere effetti contro il Coronavirus, in alcuni casi ha provocato anche alcuni danni ai pazienti sottoposti a quella cura. Inoltre, nonostante fosse stato un grande sostenitore del prodotto, l’idrossiclorochina non è stata utilizzata neanche nella terapia a cui è stato sottoposto Donald Trump dopo il ricovero in ospedale. E anche la terapia al plasma iperimmune non ha prodotto risultati sperati, come testimoniato anche da uno studio cinese e dal non utilizzo nei protocolli mondiali. E così Burioni contro Salvini.



Le cure non cure

La replica dell’immunologo non si è fatta attendere, segnalando al leader della Lega tutte le falle nel suo discorso: «Segnalo all’On. Salvini che le evidenze scientifiche sono concordi nel dimostrare la non efficacia della idrossiclorochina nella cura di Covid-19 e che non esistono prove solide (nonostante studi internazionali su decine di migliaia di pazienti) riguardo all’efficacia del plasma iperimmune».

(foto di copertina: da Che Tempo che Fa, Rai3 + post Facebook di Roberto Burioni)