La giovane leghista che ha denunciato la finta aggressione delle Sardine ha confessato: era una bufala
23/01/2020 di Enzo Boldi
Lo avevamo detto fin dall’origine, anche grazie al prezioso contributo del sito di fact-checking bufale.net: la storia della giovane sostenitrice della Lega picchiata da un gruppo di ‘sardine’ all’esterno di un supermercato di Brescia è una fake news. E ora arriva anche la confessione della 15enne che gestisce le pagine social IosonoItalia – sempre sintonizzata sul canale di diffusione di bufale – e le motivazioni di questo gesto sono agghiaccianti. E, anche per questo, è stata denunciata per simulazione di reato. La bufala leghista picchiata ha dei contorni quasi comici.
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E la confessione arriva attraverso il suo canale Youtube e un post pubblicato su Twitter dalla giovane. «La mia Fake News ispirata da questa simpatica furbacchiona. Con la differenza che io sono stata in grado di fare esplodere il web e portarvi a parlare ancora di me. E lo farete ancora e ancora. Perché io sono io, IosonoItalia,...e voi non siete un cazzo!». Il tutto con allegata la storia della denuncia di un’aggressione omofoba subita da una 31enne a Potenza.
La mia Fake News ispirata da questa simpatica furbacchiona. 😊
Con la differenza che io sono stata in grado di fare esplodere il web e portarvi a parlare ancora di me. E lo farete ancora e ancora. 😏 Perché io sono io, #IoSonoItalia🇮🇹..e voi non siete un cazzo! 😜 pic.twitter.com/ik02UgxEBX— IoSonoItalia (@italia_sono) January 23, 2020
La bufala leghista picchiata, con tanto di confessione
Poi, in un video su Youtube (che non pubblicheremo perché la persona in questione è minorenne e si violerebbero le normative in merito e le carte deontologiche della professione giornalistica), ha detto di essersi truccata a posta: «Ho preso un po’ di trucchi, mi sono fatta aiutare da mia sorella, mi sono creata sulla faccia una sorta di ematoma che forse era più buono per Halloween che per altro». Il motivo: dimostrare che una ragazza di destra non ottiene risalto mediatico quando viene aggredita.
Le assurde motivazioni
Peccato per lei che la scelta di condividere una storia lacunosa, ricca di contraddizioni e con tanto di referto medico comparso sul web solo pochi giorni fa (e quindi già noto ai più attenti, tra cui gli organi di stampa) relativo al pestaggio a scuola di un 13enne di Avellino, ha reso la sua ricostruzione palesemente falsa. Non perché si tratti di una giovane di destra. Questo è chiaro.