Inutile fare il titolo su un anziano morto e il vaccino se poi si dice che non c’è connessione
La vicenda dell'Urbana Post
28/12/2020 di Redazione
Se nel titolo si ammicca a un presunto collegamento tra un anziano morto e il vaccino anti-Covid, allora non si sta rendendo un buon servizio. Anzi, si potrebbe persino parlare di bufala anziano vaccinato morto qualche giorno dopo la somministrazione. Sui social network, nella fattispecie, è stato notato questo titolo dell’Urban Post, un web magazine fondato nel 2012 che si propone di non dare le solite notizie, ma di stimolare la curiosità e la voglia di conoscere il mondo. Il titolo proposto dalla testata per una news relativa a un episodio accaduto in Israele è stato: Vaccino Covid Pfizer, anziano muore dopo la somministrazione: istituita commissione speciale.
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Bufala anziano vaccinato morto con dopo la somministrazione
Sia chiaro: nell’articolo, nel corpo del testo, si snocciolano i fatti così come si sono verificati. Si colloca l’episodio in Israele, si cita una dichiarazione del ministro della Salute israeliano, si sottolinea come l’anziano di 75 soffrisse di patologie cardiache e oncologiche. E, cosa più importante, si evidenzia come non ci fosse alcuna correlazione tra la somministrazione del vaccino e la morte del soggetto. Si parla, comunque, dell’istituzione della commissione speciale, come è prassi in questi casi, per avere ulteriori notizie su quanto accaduto.
L’accostamento nel titolo tra vaccinazione e decesso spiegato poi nel corpo del testo
L’accostamento tra le due circostanze (la vaccinazione e la morte del soggetto) nel titolo può essere un’operazione rischiosa. Soprattutto in un momento storico in cui la diffusione delle notizie sui social network è soggetta alla distrazione del lettore che, il più delle volte, si ferma al titolo e condivide in maniera acritica le proprie convinzioni. Il tema della vaccinazione è molto delicato e, nel fare informazione a questo proposito, occorre essere particolarmente attenti.
(FOTO – grafica di Giornalettismo)