Gli effetti della Brexit sul mondo: dal 2021 il visto solo a chi parla inglese ed è qualificato
19/02/2020 di Enzo Boldi
London calling, ma solo chi parla fluentemente inglese e con un curriculum di livello. Questa mattina il ministro dell’Interno britannico, Pritti Patel – rappresentate della destra Tory – ha annunciato i vincoli e i paletti che entreranno in vigore dal 1° gennaio del 2021, data in cui sarà dichiarata conclusa la fase iniziale (e di assestamento) della Brexit. Tra i requisiti per poter chiedere il visto britannico ci saranno la conoscenza approfondita della lingua, oltre a qualifiche di rilievo.
LEGGI ANCHE > Brexit: il 95enne italiano che rischia diritti e cittadinanza dopo una vita di lavoro
Il primo capitolo, dunque, è quello della lingua inglese. Sarà necessario conoscere al meglio il gergo britannico se si vorrà avere la possibilità di varcare i confini che, dal 1° gennaio 2021, saranno decisamente più chiusi con l’addio all’acquis di Schengen. Niente più libera circolazione, come invece accadeva fino a qualche tempo fa. Una restrizione che, come ovvio, porterà anche alla necessità di un passaporto per anche solo visitare Londra e dintorni, mentre prima si poteva entrare anche solo con la Carta di Identità valida per l’espatrio.
La Brexit e i visti solo a chi parla inglese
Il visto, ovviamente, non è quello turistico. Ma quello lavorativo e accademico. E la precedenza nella regolamentazione degli accessi sarà data a scienziati e ingegneri con un curriculum di tutto rispetto alle spalle. E anche le referenze universitarie saranno fondamentali al fine di ottenere la possibilità di soggiornare all’interno dei confini della Gran Bretagna.
Un po’ come l’Australia
Gli effetti della Brexit. Il piano di regolamentazione dei migranti, di fatto, ricorda molto da vicino quel che è in vigore da anni in Australia, dove per ottenere un visto (non turistico, su cui ci sono altri vincoli e paletti riservati, per lo più, a precedenti penali e aspetti simili) occorre dimostrare di essere padrone della lingua e avere un background di qualifiche all’altezza della situazione.
(foto di copertina: da Pixabay)