Bossi: «I meridionali a Pontida? Tanta gente che vuole essere mantenuta»
03/07/2018 di Donato De Sena
Umberto Bossi prende le distanze da Matteo Salvini. Dopo il successo del raduno delle camicie verdi a Pontida, il vecchio leader della Lega mette in evidenza le divergenze che lo separano dal più giovane segretario, che ha trasformato il Carroccio da movimento federalista a sovranista e nazionalista. In un’intervista rilasciata a Cesare Zapperi per il Corriere della Sera, il Senatur esclude che le idee di Salvini possano rivelarsi giuste e manifesta il proprio disappunto:
A Pontida il suo successore Matteo Salvini ha fatto il pienone.
«E come no. Se ci porti lì anche l’Africa… Ma non è una gara a chi porta più gente. Dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi».
La Lega sovranista che a lei non piace molto ha però conquistato la simpatia di elettori in tutta Italia. Domenica c’erano pullman carichi di militanti provenienti dal Sud. Questa novità la turba?
«Guardi, ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c’è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?»
Perché esclude che le idee di Salvini possano rivelarsi giuste?
«La storia va da un’altra parte. Non basta parlare»
Bossi, la Lega e i meridionali a Pontida «gente interessata solo ad essere mantenuta»
Bossi ha detto di non gradire nemmeno la sfida di respiro europeo e l’idea di dare vita alla Lega delle leghe:
«Ma non si va da nessuna parte, non scherziamo. Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh…».
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)