La reazione di Boris Johnson ai cori razzisti di Bulgaria-Inghilterra: «Ignobili»

I cori razzisti accompagnati dal saluto romano fatti durante la partita Bulgaria-Inghilterra sono stati condannati anche dal primo ministro britannico Boris Johnson, che li ha definiti«ignobili». La Uefa ha aperto un fascicolo e condurrà degli accertamenti.

I cori razzisti e il saluto romano durante Inghilterra-Bulgaria

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Cori razzisti, saluto romano e l’esibizione di magliette che storpiavano lo slogan Uefa “respect” in “No Respect”. La partita è stata sospesa per ben due volte per colpa dei «buu» provenienti dagli spalti dei tifosi della Bulgaria contro i giocatori di colore inglesi Tyrone Mings, Marcus Rashford e Raheem Sterling. Il primo effetto è stata la dimissione del presidente della Federcalcio bulgara Borislav Mihaylov, invocate dal premier bulgaro Boyko Borisov via facebook aggiungendo che «è inammissibile che la Bulgaria sia associata a razzismo e xenofobia». Eppure il ct bulgaro Krasimir Balăkov aveva minimizzato l’accaduto, dicendo di non aver sentito i cori e affermando che «I tifosi non erano soddisfatti del gioco della squadra». Il ct ha aizzato le polemiche aggiungendo che nella suo opinione la colpa sia principalmente «degli ultras inglesi che hanno fischiato il nostro inno prima del match e dei giocatori che nel secondo tempo hanno usato parole inaccettabili contro i nostri supporters». «Qui di questi problemi non ne abbiamo mai avuto, il problema è nato quando sono arrivati i tifosi inglesi» ha poi concluso.

La reazione di Boris Johnson ai cori razzisti di Bulgaria-Inghilterra: «Ignobili»

Quanto successo sugli spalti dei tifosi bulgari durante l’incontro a Sofia con l’Inghilterra per la qualificazione agli europei del 2020, ha portato la Uefa ad aprire un fascicolo. Lo ha chiarito lo stesso presidente della federcalcio inglese Greg Clarke, che ha definito l’accaduto «vergognoso e orribile». «Mi è stato detto che saranno condotti accertamenti affinché queste vergognose scene di terribile razzismo siano valutate adeguatamente» ha aggiunto Clarke. Al suo sdegno ha fatto eco anche il premier britannico Boris Johnson che tramite un portavoce ha definito l’episodio di razzismo «vile» e «ignobile». «Non deve avere posto nel calcio o dove che sia – ha aggiunto –  La Uefa deve affrontare questi episodi, che sono una macchia sul calcio».

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