Borgonzoni promette di azzerare l’addizionale Irpef «come in Veneto»
22/11/2019 di Enzo Boldi
EDIT: L’ufficio stampa di Lucia Borgonzoni ha inviato la seguente rettifica rispetto a quanto segue.
Il dato citato, 1,23 %, è il minimo imposto dalla legge e viene incassato interamente dallo Stato. Ciascuna regione, con proprio provvedimento, può maggiorare l’aliquota suddetta fino al massimo dell’1,4 per cento.
La Regione Veneto – unica in Italia – ha scelto di NON maggiorare la porzione dovuta allo Stato, NON applicando, appunto, l’addizionale regionale Irpef.
La Regione Emilia Romagna applica invece aliquote aggiuntive, da +0,10 a +1,10 (a seconda delle fasce di reddito), come si evince dal sito della stessa Regione
La propaganda elettorale, molto spesso, porta a spingere su alcuni concetti, forzandoli un po’ troppo. E così accade che Lucia Borgonzoni, nella faticosa corsa in vista della scadenza elettorale in Emilia Romagna del 26 gennaio 2020, racconta ai suoi futuri (prossimi e probabili) elettori su Facebook una storia che sembra essere una leggenda mitica. Un romanzo che porta il nome ‘Il Veneto No Tax’. La candidata leghista ha detto di voler inseguire il modello creato da Luca Zaia, con l’abolizione delle addizionali Irpef. Ma, ovviamente, non è così.
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«Progressivamente, negli anni, voglio ridurre le tasse regionali fino ad arrivare ad azzerare l’addizionale regionale Irpef. C’è riuscito il Veneto, governato dalla Lega, mi piacerebbe poterlo fare anche nella nostra Regione». Scrive così Lucia Borgonzoni sul proprio profilo Facebook.
Borgonzoni e la bufala dell’Irpef abolita in Veneto
Ma c’è una mezza verità nella parole di Lucia Borgonzoni: il Veneto dell’amico e collega di partito Luca Zaia è l’unica regione italiana ad avere una sola addizionale Irpef per qualsiasi tipo di reddito. Insomma nessuna variazione: tutti i cittadini pagano l’1,23%. Sia con un reddito alto, sia con uno molto basso. Ma non è possibile abolire l’addizionale Irpef integralmente, perché è regolamentata da una legge dello Stato. È data possibilità alle singole Regioni, invece, di stabilirne la percentuale e gli eventuali scaglioni. Ma la candidata leghista, non contenta, ha reiterato quel concetto.
La proposta reiterata
«Bonaccini mi chiede come farò a ridurre le tasse? Riducendo gli sprechi e prendendo esempio da esperienze virtuose, come quella Veneta, dove il governatore della Lega, Luca Zaia, oltre a non applicare l’addizionale regionale Irpef, riesce anche a realizzare un avanzo di bilancio rilevante in sanità», ha ribadito Borgonzoni continuando a raccontare la sua versione della storia.
(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)