Bocelli ha avuto il coronavirus e ha donato il plasma per la ricerca: «Grazie a Dio non sono un politico»

Dopo aver assistito alla politicizzazione di una pratica medica, che viene ora impropriamente associata a Salvini e ai suoi dopo la diretta Facebook in cui il leader ha ospitato De Donno, arrivano anche le parole a favore di Andrea Bocelli. Il tenore – che nel 2017 è intervenuto con Giorgia Meloni in un video sul patriottismo – ha fatto sapere di aver contratto il coronavirus e di voler donare il plasma per aiutare la sperimentazione della plasmaterapia. Tra i vari artisti, Bocelli è uno di quelli che maggiormente tiene alta l’attenzione sulla ricerca in questo momento di pandemia.

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Bocelli coronavirus: un po’ di febbre, ma è stato un asintomatico

Bocelli si è recato presso il centro prelievi dell’ospedale Cisanello di Pisa per donare il suo plasma alla ricerca e, fuori dalla struttura, ha spiegato ai giornalisti il decorso del suo coronavirus. Andrea Bocelli ha avuto il coronavirus ma i sintomi sono stati lievi: giusto un po’ di febbre, dopo aver scoperto lo scorso 10 marzo di aver contratto il virus in seguito al tampone. Anche sua moglie e i suoi due figli sono stati contagiati. Lei, come il marito, ha scelto di donare il plasma. Bocelli ha partecipato insieme a Zucchero a One World Together ed è stato protagonista, il giorno prima di Pasqua, di un solitario concerto nel Duomo di Milano deserto.

«Grazie a Dio non sono un politico, non vorrei dover prendere decisioni ora»

Parlando ai giornalisti il tenore ha fatto una serie di riflessioni, prima su tutte quella relativa alle difficoltà di essere un politico con potere decisionale in questo momento. «Grazie a Dio non ricopro ruoli politici, perciò non sono chiamato a prendere decisioni e non vorrei neppure essere nei panni di chi deve prenderle», ha affermato. «Io mi guardo intorno e ora vedo una situazione che è assolutamente normale, quello che non è normale è il comportamento di coloro che ancora oggi temono questo virus come la lebbra e un Paese che è in ginocchio perché le attività stentano a riprendere». Parla di eccessivo allarmismo in questa fase, che «all’inizio era giusto e giustificato specialmente da parte di chi doveva prendere decisioni importanti perché si trattava della vita di tante persone».

«Fatico a metabolizzare la situazione ancora oggi»

Nonostante abbia avuto il virus e sia anche guarito, Bocelli ha affermato di essere ancora incredulo rispetto alla situazione: «Il fatto che un virus che appartiene alla famiglia dei virus che portano l’influenza, il raffreddore, il mal di gola, possa mettere in ginocchio un mondo intero è una cosa che ancora oggi faccio fatica a metabolizzare». Racconta anche di come viva male la situazione per via della mancanza di controllo e del fatto che «quello che è successo è qualcosa di incomprensibile: per qualche giorno ho pensato di vivere in un sogno, sperando di svegliarmi da un momento all’altro e di dire è stato un brutto sogno, è finito».

 

(Immagine copertina dal profilo Facebook di Bocelli)

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