Il legale della Juve: «Nessun trattamento di favore chiesto per Suarez»

E dice che il riferimento ad altri calciatori rappresentava soltanto un bagaglio di conoscenze procedurale da usare n futuro

23/09/2020 di Gianmichele Laino

Una nota diffusa attraverso i canali della stampa dell’avvocato Juventus Maria Turco per chiarire, o provare a farlo, la sua posizione in merito alla vicenda dell’esame di lingua italiana a cui si è sottoposto il calciatore Luis Suarez e nel corso del quale ci sarebbero state delle irregolarità ravvisate dalla procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone. Secondo l’avvocato, non è mai stato chiesto alcun trattamento di favore all’università per stranieri di Perugia in relazione al conseguimento della certificazione B1 in lingua italiana.

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Avvocato Juventus: «Mai chiesto trattamento di favore per Suarez»

La nota della legale della Juventus, infatti, informa: «Ho chiesto che la procedura avvenisse come da prassi in presenza e senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto ad altri candidati. Presumo che un’attenta analisi di queste conversazioni possa dimostrarlo senza ombra di dubbio».

Un altro passaggio che è stato contestato all’avvocato Juventus è stato quello relativo alla sua frase «vi porteremo altri calciatori». Maria Turco ha spiegato che, essendo una prima volta per lei e non essendosi mai prima d’ora imbattuta nella procedura, aveva inteso fare tesoro di quella esperienza e, pertanto, di poterla utilizzare anche per casi futuri laddove ce ne fosse la necessità. La nota dell’avvocato si conclude chiarendo che Suarez è stato tesserato da un’altra società (nella fattispecie l’Atletico Madrid) e che, pertanto, non si è mai concretizzato alcun contatto avuto in passato con la Juventus.

Il tentativo, insomma, di sollevare se stessa e il club da qualsiasi tipo di responsabilità e da qualsiasi tipo di procedura irregolare. Il chiarimento si è reso necessario alla luce delle intercettazioni telefoniche diffuse anche attraverso alcuni organi di stampa e alla luce delle indagini condotte sia dalla procura di Perugia, sia dalla procura federale.

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