Aversa, comizio di Salvini: la polizia costringe un reporter a cancellare le foto scattate
02/06/2019 di Gianmichele Laino
Stava tranquillamente svolgendo il proprio lavoro, prima ancora che Matteo Salvini arrivasse in piazza per un comizio ad Aversa, in provincia di Caserta. Fabio Sasso è un reporter che stava documentando, attraverso le sue foto, quello che stava succedendo in una piazza del meridione d’Italia all’arrivo del leader della Lega. La sua incredulità è salita al massimo livello quando si è reso conto che la polizia, avvicinandosi a lui, gli stava chiedendo di cancellare tutte le fotografie scattate.
Fabio Sasso, il fotografo minacciato dalla polizia a un comizio di Salvini ad Aversa
Addirittura, Fabio Sasso sarebbe stato minacciato di arresto da parte dei poliziotti, anche se – in quel momento – non si stava configurando alcun reato. L’episodio, che si è verificato nella giornata di venerdì ad Aversa, è saltato subito agli occhi della FNSI, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il sindacato dei giornalisti.
La nota dei giornalisti è stata molto dura: «Prima del comizio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in piazza Municipio ad Aversa, quando la situazione era assolutamente tranquilla, la polizia ha fermato il fotoreporter Fabio Sasso e dopo averlo minacciato di arresto, non si sa per quale reato, lo ha costretto a cancellare tutte le foto scattate. È l’ennesimo preoccupante abuso da parte delle forze dell’ordine, abusi sui quali non si può tacere».
La reazione FNSI sul caso di Aversa
L’episodio arriva all’indomani del pestaggio subito, sempre da parte delle forze dell’ordine, del giornalista di Repubblica Stefano Origone che stava documentando una manifestazione antifascista contro Casapound. Per questo motivo, la FNSI ha fatto riferimento alla libertà di informazione: «È necessario – si legge nella nota del sindacato – fare chiarezza sul caso denunciato dal collega. In un Paese democratico la libertà di informare deve essere garantita in ogni modo e soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l’ordine. La deriva che si sta prendendo apre scenari preoccupanti».
A quanto pare, in un secondo momento, Fabio Sasso è stato raggiunto dal questore di Caserta Antonio Borrelli che prima si è scusato con il reporter, definendo la richiesta dei poliziotti un «eccesso di zelo», poi ha voluto incontrare anche gli altri giornalisti per un incontro chiarificatore sull’accaduto.
[FOTO da sindacatogiornalisti.it]