Il 30 luglio il Senato voterà l’autorizzazione a procedere per Salvini sul caso Open Arms

21/07/2020 di Redazione

Facciamo un attimo chiarezza, perché si rischia di perdere il filo. Matteo Salvini andrà a processo con l’accusa di sequestro di persona a Catania, per i fatti relativi alla nave Gregoretti della Guardia Costiera, bloccata prima dell’ingresso nel porto con 135 migranti a bordo. La notizia di oggi, invece, riguarda l’altra richiesta di autorizzazione a procedere per Matteo Salvini, quella legata al caso Open Arms quando, lo scorso anno, il leader della Lega e allora ministro dell’Interno decise di bloccare al largo di Lampedusa per 19 giorni i 151 migranti a bordo. Il voto in Senato – dopo che la Giunta per le autorizzazioni aveva dato parere negativo – è stato calendarizzato per il 30 luglio.

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Autorizzazione a procedere Salvini, il 30 luglio si vota su Open Arms

Come si arriverà a quella data? Innanzitutto con molte divisioni all’interno della maggioranza. Il 26 maggio scorso, quando il voto era arrivato in giunta, i senatori di Italia Viva non si erano presentati perché non ritenevano solida l’istruttoria contro Matteo Salvini. Pertanto, con la minoranza che votò compatta, i rappresentanti della maggioranza andarono sotto e la giunta ha inviato il suo parere contrario all’aula, che in ogni caso dovrà decidere indipendentemente da quanto successo nella sua commissione.

Autorizzazione a procedere Salvini, le differenze con il caso Gregoretti

In caso di voto compatto della maggioranza in Senato, Matteo Salvini dovrà affrontare – oltre a quello della Gregoretti – un nuovo processo. Una piccola differenza tra i due casi: mentre il caso Gregoretti riguardava una nave battente bandiera italiana della Guardia Costiera, il caso Open Arms riguarda una imbarcazione di una ong spagnola. Al di là di questa singola fattispecie, i due episodi sono piuttosto simili nelle loro dinamiche.

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