L’autopsia sul corpo di Willy rivela lesioni come se gli aggressori avessero usato oggetti contundenti

L'esito della prima parte delle indagini medico-legali

26/09/2020 di Redazione

Ci sono due aspetti che vengono esaminati dopo i primi risultati dell’autopsia Willy, dopo quello che è accaduto tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro. Il ragazzo di 21 anni, infatti, ha riportato diverse lesioni degli organi interni (di cui una molto importante al cuore) che devono essere spiegate in qualche modo: o con una inaudita ferocia degli aggressori o con l’utilizzo, addirittura, di oggetti contundenti impropri.

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Autopsia Willy, la ferocia con cui si sono accaniti contro di lui

Ma il primo esito non può chiarire quale delle due circostanze sia percorribile, anche perché si è ancora a una fase preliminare dell’esame medico-legale. Non si escludono completamente le possibilità del pestaggio avvenuto con oggetti contundenti, dal momento che – nella prima relazione degli esperti dell’università Tor Vergata di Roma – si parla «di un complesso traumatismo che si è realizzato con più azioni lesive».

Autopsia Willy, nessun riferimento a oggetti contundenti nei racconti dei testimoni

Tuttavia, questo dettaglio non combacia con le descrizioni del pestaggio che sono state realizzate dagli amici dello stesso Willy e che sono state riportate nei verbali dei carabinieri di Colleferro. In modo particolare, Emanuele Cenciarelli, uno dei compagni di Willy, ha descritto con dovizia di particolari la rissa in cui è rimasto coinvolto, in maniera fatale, l’amico. In questa descrizione, svela alcuni dettagli che sono stati utili per identificare gli indagati, il loro aspetto fisico e i loro segni particolari. Ma non si fa cenno all’utilizzo di spranghe o di tirapugni o di qualsiasi altro oggetto contundente.

Invece, viene svelata una circostanza particolare – su cui si è discusso molto e che è sempre stata al centro di commenti sulla brutalità del delitto – e che potrebbe essere compatibile con i risultati dell’autopsia: quella degli aggressori che hanno infierito sul corpo di Willy, passandoci su, anche dopo che il ragazzo era ormai esanime e privo di sensi. Per la morte del ragazzo di 21 anni, sono indagate quattro persone: i fratelli Bianchi e Pincarelli si trovano in isolamento nel carcere di Rebibbia, mentre Belleggia si trova agli arresti domiciliari.

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