Gli assenteisti del Parlamento: sul podio Brambilla e Sgarbi. Quinto posto per Giorgia Meloni

06/10/2019 di Enzo Boldi

Domani la Camera sarà chiamata al voto per il famoso tagliapoltrone, quel progetto proposto e portato avanti dal Movimento 5 Stelle per cancellare (dalla prossima legislatura) ben 345 tra senatori e deputati della Repubblica. Un giorno storico (anche dopo l’apertura del Partito Democratico) che viene celebrato dai pentastellati pubblicando sul loro blog la classifica dei parlamentari assenteisti di questa legislatura. E i nomi sono di spicco al vertice di questa graduatoria tra Montecitorio e Palazzo Madama.

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«Ci sono deputati che sono stati eletti dai cittadini per rappresentare i loro interessi in Parlamento e che invece in Aula non ci sono quasi mai. Non lo diciamo noi, ma i dati disponibili su Openparlamento, che assegna il podio per il maggior numero di assenze alla Camera a Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia, con il 98.21% assenze – scrive il Movimento 5 Stelle sul suo blog -. Ciò significa che la Brambilla ha partecipato solo a 78 votazioni su 4.353».

Gli assenteisti alla Camera dei deputati

E i dati citati dal Blog delle Stelle sono confermati proprio dai numeri delle presenze (o assenze) dei vari parlamentari riportati dal sito OpenParlamento. In prima posizione, in questa poco esaltante classifica degli assenteisti alla Camera dei deputati, c’è proprio la parlamentare di Forza Italia, seguita dal collega di partito (e imprenditore) Antonio Angelucci e da Vittorio Sgarbi. Dietro di loro l’altro forzista Guido Della Frera e subito dopo, al quinto posto, Giorgia Meloni.

Alle loro spalle, però, troviamo anche un deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Salvatore Penna, seguito a ruota dal Presidente del Pd Paolo Gentiloni fino a scendere negli altri partiti e nel gruppo misto. E il discorso a Palazzo Madama (escludendo di Senatori a vita) è simile.

La situazione al Senato

Tommaso Cerno, Nicolò Ghedini e Ignazio La Russa sono stati tra i meno presenti a Palazzo madama nel corso delle votazioni dell’ultima legislatura, ma il loro essere assenteisti è più ridotti rispetto ai colleghi di Montecitorio. Matteo Salvini non compare ai vertici di questa graduatoria per ovvi motivi: il suo essere ministro dell’Interno (fino al mese scorso) gli permetteva di essere in missione e di non essere contato tra gli assenti nelle votazioni.

(foto di copertina: ANSA/GIORGIO ONORATI +  Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire + ANSA/FABIO FRUSTACI)

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