Zaia si arrabbia per gli «atteggiamenti irresponsabili». Salvini si fa i selfie senza mascherina

03/07/2020 di Enzo Boldi

Stesso partito, ma – evidentemente – una concezione differente del pericolo in tempo di pandemia. Oggi Luca Zaia si è scagliato contro gli «atteggiamenti irresponsabili» di alcuni cittadini veneti che hanno dato via a nuovi focolai e intere famiglie in quarantena tra il Vicentino e Verona. Tutto partito da un manager di un’azienda di Pojana Maggiore (in provincia di Vicenza) che ha incontrato altre persone dopo esser stato trovato positivo alla Covid. Un appello al buon senso e alla responsabilità – con accese critiche e annunci di rimedi forzosi (e forzati) da parte di chi, però, dovrebbe guardare bene a cosa accade in casa sua. L’esempio del cattivo esempio: gli assembramenti Salvini.

LEGGI ANCHE > Come è nato il nuovo focolaio in Veneto

Da una parte la paura di un ritorno nell’abisso dei numeri di contagi, dall’altra quell’atteggiamento di chi – come Matteo Salvini non solo fa, ma pubblica anche sui social – prosegue nella sua visibilità Instagram e Facebook scattandosi selfie (senza mascherina) in mezzo alla folla. Come testimoniato dalle sue stesse pagine anche oggi, da Mondragone.

Assembramenti Salvini e il caso Veneto, il cortocircuito leghista

Insomma, da una parte un amministratore come Luca Zaia che invita al buon senso e agli atteggiamenti corretti in tempo di pandemia; dall’altra il leader del suo partito, Matteo Salvini, che prosegue in questa sua esigenza fisiologica di scattarsi foto in mezzo alla gente (senza mascherina, escluse rare eccezioni) e stringere mani. Come se il periodo che stiamo vivendo fosse solo un lontano ricordo.

La propaganda senza pensare alla salute

Fare incontri con i cittadini è giusto e sacrosanto, ma il caso degli assembramenti Salvini per fare un selfie con lui – ma anche lui che vuole fare foto con altri da pubblicare sui suoi canali social – non è una tantum. Sono ormai tanti gli eventi che lo hanno visto protagonista, senza mascherina. Eh no, non si può stare – per via delle norme sanitarie – a stretto contatto con una persona (a meno che non sia un familiare e tutti i correlati) a breve distanza. Luca Zaia, dunque, fa bene a chiedere maggiore attenzione, ma dovrebbe guardare anche al cattivo esempio che viene dalla Lega. E non proprio dall’ultima ruota del Carroccio.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Matteo Salvini)

Share this article