Il sindaco dice che i video sul web degli assembramenti di Riccione sono stati manomessi
Le parole del primo cittadino Renata Tosi
07/12/2020 di Redazione
Il video degli assembramenti Riccione nella giornata di sabato, dopo l’accensione delle luminarie natalizie all’interno della città romagnola, hanno fatto il giro della rete e, successivamente, dei principali notiziari italiani, scatenando indignazione. Ma come è possibile – si è fatto notare – che in un momento del genere, con la conta dei morti giornaliera che supera la media delle 600 unità, ci possano essere delle scene di questo tipo per la semplice accensione delle luci di Natale?
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Assembramenti Riccione, la versione del sindaco
#Riccione oggi pomeriggio … parliamone pic.twitter.com/aN6UthU6Rj
— Elisa D’Ospina (@ElisaDospina) December 5, 2020
La spiegazione, secondo il sindaco Renata Tosi, è molto semplice: i video sono stati manomessi ad arte e poi dati in pasto alla rete, che – come è noto – non si risparmia in queste circostanze. Nel corso di un’intervista al quotidiano online TPI, ad esempio, la Tosi afferma: «I video si possono fare in diversi modi, non sto a disquisire, ormai conosciamo tutti il modo. Si possono allargare le immagini, prendere in un certo modo, così sembra che i presenti fossero tutti ammucchiati. Che ci fosse gente è indiscutibile, c’ero anche io tra la folla, ma eravamo tutti con mascherine in ogni caso, 10 minuti e poi via per la propria passeggiata».
Il sindaco di Riccione propone effettivamente un tema: la pubblicazione dei video sul web può non dare una corrispondenza esatta di quanto accaduto (è successo, ad esempio, con il servizio fatto da Repubblica nel corso della prima ondata sui Navigli a Milano). Ma come nel caso del servizio sui Navigli, ci sono comunque degli aspetti che non possono essere sottovalutati. Da qualsiasi punto si guardi quel video, è indubbio che ci sia una presenza superiore al consentito per evitare assembramenti.
Assembramenti Riccione, per il sindaco sono durati al massimo dieci minuti
Altro elemento sottolineato dal sindaco è la brevità di quel momento in cui c’è stata l’accensione delle luci: per dieci minuti – dice – si è demonizzata Riccione, affermando che in città fossero abituali gli assembramenti. Il raggruppamento, insomma, ci sarebbe stato soltanto nel momento in cui si è fatta partire l’illuminazione di viale Ceccarini, per il resto della giornata, invece, le vie dello shopping erano state popolate regolarmente, sotto l’osservazione della polizia municipale.
Si tratta sempre del sottile compromesso tra la ripresa delle attività commerciali, le feste di Natale e l’affollamento in strada: in tutte le città italiane sono state viste scene del genere. Bisogna, però, capire che il fatto che queste cose si vedano dappertutto non può giustificare dei comportamenti non propriamente esemplari. Indipendentemente dal taglio dell’inquadratura con cui è stato girato un video.