Ascolti tv, Massimo Giletti batte Fabio Fazio e si prepara a sostituirlo in Rai?
27/04/2020 di Thomas Cardinali
Nella serata di ieri gli ascolti tv hanno fatto registrare un risultato abbastanza sorprendente, ovvero la vittoria di Massimo Giletti con Non è l’Arena rispetto al Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio. Una vittoria in termini di share importante perché il programma di La7 si spinge fino all’8,9% superando i 2 milioni di spettatori, anche se il talk show di Rai 2 paga la suddivisione in programma classico (2,4 milioni di spettatori e uno share dell’8,4%) e Il Tavolo (1,7 milioni e 7,9% di share). Il valore è comunque indicativo a dimostrazione che il pubblico stia perdendo appeal per il programma condotto da Fabio Fazio rispetto a quello di Massimo Giletti, che su una rete storicamente meno forte si conferma una delle migliori realtà nel panorama dei talk show.
I risultati di Massimo Giletti e il mal di pancia di Fabio Fazio verso i vertici Rai avrebbero aperto ad un clamoroso scenario: l’ex conduttore de L’Arena potrebbe tornare a Viale Mazzini per raccogliere proprio il testimone a Che Tempo Che Fa. I vertici della tv pubblica avrebbero comunicato a Fabio Fazio l’intenzione di spostare la prossima stagione il programma su Rai 3, che dopo essere volato su Rai 1 tornerebbe alla casa madre in un declassamento che non sarebbe stato per nulla gradito dal diretto interessato. Un crollo repentino se si pensa che dopo il passaggio sulla rete ammiraglia il programma era arrivato a toccare i 5 milioni di spettatori. Ecco quindi che lo scenario di un ritorno sul terzo canale sembra sempre più probabile, anche per un abbattimento dei costi. Detto di Che Tempo Che Fa che traslocherà, quale sarà il futuro invece per Fabio Fazio?
Voci di corridoio danno il conduttore conteso da Discovery, La7 e Sky, mentre non sembra al momento esserci interesse per Mediaset. Sembra davvero incredibile parlare di un addio alla Rai di uno dei suoi volti più riconoscibili. Ricordiamo che il contratto di Fabio Fazio con la Rai scadrà il prossimo anno e al momento prevede un compenso annuo di 2,2 milioni di euro.