In Ucraina, il sovranista Al Bano è stato inserito nella lista nera

11/03/2019 di Redazione

Non è la prima volta che un artista italiano è stato inserito all’interno della lista nera del governo ucraino. Ora è la volta di Al Bano: qualche tempo fa, invece, era toccato all’attore Michele Placido. Il ministro della Cultura in Ucraina ha stilato una lista di 147 persone che reputa pericolose per la sicurezza nazionale base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.

Al Bano persona non gradita in Ucraina

Albano Carrisi, in arte Al Bano, è stato inserito nella lista in virtù delle sue posizioni molto vicine alla Russia di Vladimir Putin e al fatto di essersi recato a Mosca anche recentemente per mettere in scena alcuni spettacoli. Le sue esternazioni sovraniste – molto in linea con la politica italiana dell’attuale maggioranza che ritiene che le sanzioni alla Russia siano da rivedere, salvo poi non riuscire a imporre la sua posizione nello scacchiere internazionale – non hanno certo aiutato e così Al Bano è finito nella lista di artisti e di personaggi ritenuti pericolosi nello Stato di Kiev.

Le motivazioni che hanno portato Al Bano a essere persona non gradita in  Ucraina

Hanno giocato a sfavore di Al Bano le sue parole pronunciate in occasione di un concerto svoltosi a Mosca nel 2014: «Non bisogna darsi la zappa sui piedi, altrimenti se ne vanno via le dita – aveva detto in quella circostanza -. Bisogna capire l’anima del popolo russo, che ha un amore stupendo per l’Italia. Io sono stato in Urss, la Russia di oggi è diversissima, il cambiamento si vede. Putin poi ha bloccato la guerra in Siria dopo che il buon Obama voleva farla».

Insomma, parole dirette che per l’Ucraina – visto che le sanzioni alla Russia sono state stabilite in seguito allo scoppio del conflitto con il Paese dell’Europa orientale – sono suonate come una minaccia. Ora Al Bano è alla posizione numero 48 delle persone non gradite a Kiev e dintorni.

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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