La Francia richiama il suo ambasciatore a Roma

07/02/2019 di Enzo Boldi

La Francia ha rotto gli indugi dopo i recenti e continui attacchi e provocazioni da parte di esponenti del governo italiano e ha deciso di richiamare l’ambasciatore francese a Roma per avere con lui alcune consultazione su ciò che sta accadendo nel nostro Paese. Dopo il viaggio d’Oltralpe di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista per incontrare i gilet gialli, oltre alle vecchie polemiche sul colonialismo in Africa, i rapporti tra i due paesi sono sempre più tesi.

«Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile e violano il rispetto dovuto alla scelta democratica fatta da un popolo amico ed alleato – si legge nel comunicato stampa rilasciato dal ministero degli Esteri francese -. Esse violano il rispetto che deve esistere tra governi democraticamente e liberamente eletti». Una dura presa di posizione dopo le ultime polemiche e provocazioni fatte, in particolare, da Luigi Di Maio e l’ex deputato (ma attivista) Alessandro Di Battista.

Richiamato l’ambasciatore francese a Roma

«La Francia e l’Italia sono unite da una storia comune – esordisce la dichiarazione della portavoce del Quai d’Orsay – condividono un destino. Hanno costruito insieme l’Europa e hanno operato per la pace. La Francia è profondamente legata a questa relazione d’amicizia che alimenta cooperazioni in tutti i settori e una vicinanza tra i nostri popoli. L’amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per accettare le sfide che sono le nostre nel XXI secolo».

«Una propaganda strumentalizzando le relazioni dei due Paesi»

L’accusa che arriva da Parigi, e che ha portato al richiamo dell’ambasciatore francese a Roma, è la demagogia populista con cui il Movimento 5 Stelle sta descrivendo la Francia. «Essere in disaccordo è una cosa  – spiega ancora la portavoce del ministero degli Esteri francese -, strumentalizzare la relazioni a fini elettorali è un’altra. Per diversi mesi la Francia e’ stata oggetto di ripetute accuse, attacchi infondati e pretese assurde, con attacchi senza precedenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale»

(foto di copertina: Thierry Roge/Belga via ZUMA Press)

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