M5S e Lega hanno deciso: Paolo Savona sarà presidente della Consob. Il Pd: «È incompatibile»

05/02/2019 di Redazione

Dopo giorni di totonomi alla fine il governo giallo-verde ha deciso: la carica di presidente della Consob andrà all’attuale ministro per gli Affari Europei Paolo Savona. Il nome dell’economista 82enne, considerato vicino alle posizioni della Lega, circolava da giorni ed era spuntato come alternativa a Marcello Minenna, 47 anni, docente non accademico all’Università Bocconi, ritenuto più vicino al Movimento 5 Stelle. La notizia del raggiungimento di un’intesa su Savona presidente Consob è stata data in mattinata dall’agenzia di stampa Ansa, che ha citato fonti del Carroccio.

Paolo Savona presidente Consob, il Pd: «È incompatibile»

La scelta viene duramente contestata dall’opposizione all’esecutivo Conte. Simona Malpezzi, vicepreisdente del gruppo parlamentare del Pd al Senato ha dichiarato: «Il ministro Savona non può fare il presidente della Consob, il governo non può ignorare le leggi. Le ragioni di incompatibilità di Savona sono diverse». «Il ministro – ha continuato la senatrice – ha lavorato fino a maggio 2018 per il fondo Euklid, quindi per un soggetto vigilato da Consob, in più risulta in conflitto con le leggi Madia e Frattini. Se il Consiglio dei Ministri approvasse la nomina, pur in presenza di tali incompatibilità, ci troveremmo di fronte ad una situazione gravissima e senza precedenti».

L’interim degli Affari Europei al premier Conte

La nomina di Paolo Savona alla presidenza della Consob lascia libera una casella nel governo Conte. Secondo le ultime indiscrezioni l’interim per il ministero degli Affari Europei andrebbe al premier Giuseppe Conte senza nessun rimpasto.

(Foto di copertina da archivio Ansa: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro per gli Affari europei Paolo Savona al Senato, l’11 dicembre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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