Salvini risponde a Di Battista: «Se qualcuno mi dà del rompico****ne, le cose si fanno difficili»

04/02/2019 di Redazione

Volano scintille tra Matteo Salvini e Alessandro Di Battista, anche a distanza. Era stato l’esponente del Movimento 5 Stelle a stuzzicare il leader leghista, soltanto qualche giorno fa nel corso di un comizio a Chieti, nel tour elettorale per le regionali in Abruzzo. Il riferimento è alla sua frase sulla Tav: «Se Salvini la vuole – aveva detto Di Battista – torni da Berlusconi e non rompesse i coglioni».

Matteo Salvini risponde a distanza ad Alessandro Di Battista

Ora è il leader della Lega e ministro dell’Interno a sfoderare gli artigli e a rispondere a tono all’esponente del Movimento 5 Stelle, minacciando una sorta di orizzonte di crisi per il governo giallo-verde: «Se qualcuno continua ad insultarmi e darmi del rompic… le cose si fanno più complicate».

Due sono i temi di scontro con il Movimento 5 Stelle per il leader del Carroccio: il primo è la Tav, con la Lega favorevole alla grande opera e i pentastellati sostanzialmente contrari; il secondo è il riconoscimento di Juan Guaidò a presidente del Venezuela. L’Italia è l’unica nazione occidentale che si è schierata ufficialmente accanto a Maduro. Anche su questo, Salvini ha affermato che il nostro Paese sul Venezuela ha fatto «una pessima figura».

Le divergenze su Tav e Venezuela

L’intervento di Matteo Salvini si è tenuto negli studi di Rete4 e andrà in onda questa sera nella trasmissione Quarta Repubblica condotta da Nicola Porro. Parole che agitano ancora di più le acque in un governo che, oggi, è stato impegnato – nella sua versione a 5 Stelle – a lanciare il sito per il reddito di cittadinanza, ma che nell’immediato futuro dovrà schierarsi su due argomenti fondamentali su cui Lega e pentastellati non sono affatto in sintonia. Anche se Salvini ha lasciato uno spiraglio: «Tra persone di buonsenso, l’accordo si trova».

FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI

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