Per Toninelli in Italia c’è un «governo sovrano»

04/02/2019 di Enzo Boldi

Sembra come quando si è bambini e si affrontano i primi giorni di scuola. Si impara una parola nuova e la si usa in qualsiasi contesto e legandola a ogni concetto. Così, tanto per acquisire inconsciamente la padronanza di quel nuovo vocabolo nel nostro dizionario. Ma se da piccoli si è – ovviamente – giustificati, diventa difficile scagionare un ministro della Repubblica che ha giurato sulla costituzione. Ormai parlare di gaffe diventa noioso, ma quasi ogni giorno Danilo Toninelli ci delizia (tra social e interviste televisive) di perle che rimarranno nella storia. L’ultima riguarda l’Italia che è diventata un «governo sovrano».

La polemica attorno alla realizzazione del Tav tra Torino e Lione sta facendo perdere il sonno alla maggioranza alla guida del nostro Paese e quello che sembra accusare maggiormente il colpo è proprio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, coinvolto in prima linea in questa querelle che parte dall’Italia e arriva fino alla Francia, con un passaggio anche a Bruxelles. E proprio per rispondere all’ultimo avviso della Commissione Europea – che ha detto che il nostro Paese dovrà restituire i fondi già versati dalla Ue in caso di stop all’opera – Toninelli si è reso protagonista di un altro svarione concettuale e linguistico. Il tutto in bella vista e alla mercé di tutti su Twitter.

 

Toninelli, la Tav e il governo sovrano

Per Toninelli, l’analisi costi-benefici sul Tav è stata decisa da un «Governo sovrano». A questo punto la domanda è lecita: ci siamo persi noi qualcosa, oppure in Italia la sovranità appartiene al popolo? Perché, leggendo le parole del ministro – facendo finta di non conoscerlo e di non conoscere la sua attitudine alle gaffe – sembrerebbe quasi che l’Italia sia una dittatura nella quale le decisioni non vengono prese dal Parlamento – sovrano, in quanto trasposizione della volontà popolare derivata da libere elezioni -, ma da singole persone che (al massimo) si riuniscono in Consiglio.

La Costituzione e il popolo sovrano

E invece no, la dittatura non è prevista dalla Costituzione dato che nella Carta fondamentale della Repubblica Italiana il concetto è ben chiaro fin dall’articolo 1: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Non si parla di governo, perché le scelte non devono esser prese dal Parlamento. Fin dal 22 dicembre 1947.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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