Tav, Toninelli non la vuole perché «chissenefrega di andare a Lione»

04/02/2019 di Enzo Boldi

Mesi ad aspettare la famosa analisi costi-benefici, poi si scopre che c’è una motivazione molto meno profonda dietro la scelta del Movimento 5 Stelle di bloccare il Tav. E a spiegarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corso del suo intervento mattutino alla trasmissione Coffee Break in onda su La7. Già in giornata erano arrivate le prime perplessità sul rapporto commissionato dal Mit al professor Marco Ponti, che indicavano anche le accise sul gasolio non speso dai Tir (con le merci trasportate su rotaia) tra gli introiti che rendono l’opera svantaggiosa a livello economico. Poi ci ha pensato Danilo Toninelli a mettere un’altra pietra tombale su questa vicenda dai contorni grotteschi.

«Perché chissenefrega di andare a Lione, lasciatemelo dire». Così si è pronunciato Danilo Toninelli nel corso della sua intervista a Coffee Break. Una presa di posizione nei confronti della città francese, meta di arrivo di questa agognata linea ad alta velocità, che sembra privo di motivazioni, se non il tentativo di proseguire in un’opera di condizionamento populista nella quale il rimedio a tutti i mali è il continuo screditamento di qualcuno o qualcosa.

Toninelli: «Ma chi se ne frega di andare a Lione»

Ovviamente non si tratta del vero motivo che spinge i No Tav a manifestare, perché sarebbe una critica ingiustificata nei confronti di un’opera che, invece, sembra essere attaccabile sotto altri punti di vista. La risposta di Toninelli, però, sembra essere più quella di una persona finita in un tunnel dopo le polemiche all’interno della maggioranza che si sono infiammate nel corso degli ultimi giorni, con uno scontro a distanza tra Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle.

La Lega ha pregiudizi sul Tav?

E anche su questo Toninelli ha affilato le sue unghie: «Sulla Tav noi non abbiamo alcun pregiudizio, spero non ne abbia neanche la Lega. Se delle persone che si guardano negli occhi in maniera concreta capiscono se conviene e o no faranno la scelta migliore, quindi non cadrà il governo sulla Tav».

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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