L’insegnante di Alessio Vinci: «Ha sofferto in silenzio per la morte della madre»

21/01/2019 di Enzo Boldi

È precipitato da una gru alta 45 metri in un cantiere di Parigi. Così ha perso la vita il giovane Alessio Vinci, il 18enne di Ventimiglia morto in Francia per cause ancora da chiarire. Un’insegnante del ragazzo, che lo ha avuto come studente ai tempi del liceo, ha scritto un lungo post su Facebook in cui lo ricorda come un allievo modello, nonostante le sofferenze patite per la perdita della madre quando era ancora molto piccolo. Per questo motivo Alessio viveva con il nonno da diversi anni ed era molto legato a lui.

«Non capisco perché sia andato in Francia e perché abbia commesso un gesto del genere», ha detto Enzo, il nonno di Alessio Vinci ancora scioccato per la morte di suo nipote. «Ho visto il nonno Enzo, lo stesso giorno in cui è accaduto il fatto per dirgli cosa era accaduto – ha raccontato il vice parroco di San Nicola, Domenico Orlando, che lo conosce da anni – ha avuto un malore ed era sconvolto». Nelle ultime ora in molti hanno voluto ricordare il 18enne di Ventimiglia e stanno emergendo alcuni dettagli sul suo passato.

Il velo di malinconia di Alessio Vinci dopo la morte della madre

«Eri un ragazzo e un allievo modello, educato, umile e sensibile, buono e rispettoso con tutti – scrive su Facebook Anna Maria Giovannelli, insegnante di Alessio Vinci ai tempi delle scuole medie -. Voglio ricordarti felice quando giocavi con i tuoi compagni. Ti mancava la mamma, soffrivi in silenzio. Ho cercato di volerti bene come tutti i miei colleghi, le bidelle e tutti i tuoi compagni. Credimi, era davvero facile volerti bene». Il giovane ha perso sua madre quando era ancora molto piccolo, ma nonostante questa sua sofferenza era riuscito a imporsi grazie alla sua intelligenza fuori dal comune che lo ha portato a iscriversi all’Università con un anno di anticipo.

L’ultimo messaggio al nonno da un Hotel di Parigi

Alessio Vinci era riuscito a superare due anni in uno, varcando le porte della facoltà di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino prima del tempo e con ottimi risultati, a partire dalla 40^ posizione nella graduatorie per l’ammissione. E al nonno aveva detto di dover andare proprio a frequentare una lezione sotto la Mole il giorno in cui è scomparso. Poi il silenzio, prima del messaggio rivolto a Enzo in cui il nipote gli diceva di essere il miglior nonno del mondo. Tutte queste cose, in attesa dei risultati delle indagini e dell’autopsia, fanno emergere un quadro che spinge a pensare che il 18enne possa essersi suicidato. Non si sa il perché e per questo motivo c’è ancora grande riserbo attorno a questa vicenda.

(foto da copertina da profilo Facebook di Alessio Vinci)

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