La data delle Elezioni Europee 2019: quando si vota in Italia

Quando si vota per le Elezioni Europee 2019? La risposta a questa domanda non è univoca. Il voto per il rinnovo del Parlamento Europeo infatti non si svolge nello stesso giorno nei 27 Paesi membri dell’Ue chiamati alle urne (stavolta, dopo la Brexit, manca il Regno Unito). Il Consiglio dell’Unione Europea ha indicato il periodo tra il 23 e il 26 maggio. Ogni singolo Stato deve poi decidere la data e l’orario di apertura dei seggi a livello nazionale all’interno quel lasso di tempo.

La data delle Elezioni Europee 2019

Più nel dettaglio, la data delle Elezioni Europee viene definita in base agli articoli 10 e 11 di un Atto del 1976 «relativo all’elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo a suffragio universale diretto» modificato da una decisione del Consiglio dell’Unione Europa del 2002. Le norme in vigore stabiliscono che si vota in uno stesso arco temporale compreso tra la mattina del giovedì e la domenica successiva con data e ora variabili da Paese a Paese. L’articolo 10 precisa che la votazione «ha luogo alla data e alle ore fissate da ciascuno Stato membro» e che «tale data deve cadere per tutti gli Stati membri entro uno stesso lasso di tempo compreso tra la mattina del giovedì e la domenica immediatamente successiva». L’articolo 11 fa sapere invece che «uno Stato membro può rendere noti i risultati della votazione in modo ufficiale solo dopo la chiusura dei seggi nello Stato membro in cui gli elettori votano per ultimi».

Quando si vota in Italia

In Italia si voterà presumibilmente domenica 26 maggio. Ma manca ancora l’ufficialità. Alle precedenti Elezioni Europee del 25 maggio 2014 le urne nel nostro Paese furono aperte dalle ore 7 alle 23. E si è votato dalle 7 alle 23 anche alle ultime Politiche del 4 marzo 2018. È probabile che anche stavolta verrà indicato quell’orario. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Lo scrutinio dovrebbe quindi terminare a poche ore dalla conclusione delle operazioni di voto.

Lo stop alla pubblicazione dei sondaggi

Un’altra data delle Elezioni Europee di cui tener conto è quella relativa allo stop alla pubblicazione dei sondaggi politico-elettorali. La legge del 2000 sulla par condicio, che si applica anche alle campagne per l’elezione al Parlamento Europeo, impone il divieto di diffusione di rilevazioni sul consenso di partiti e candidati nelle due settimane che precedono il voto. L’articolo 8 stabilisce che: «Nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto». Dunque, se le urne sono aperte di domenica, il periodo di buio della pubblicazione di sondaggi scatta alla mezzanotte tra il venerdì e il sabato a due settimane dal voto.

La presentazione delle liste

Infine, le date della presentazione delle liste. La campagna elettorale prende il via ufficialmente con il deposito degli elenchi di candidati di movimenti e partiti. La legge elettorale delle Elezioni Europee, la numero 18 del 24 gennaio 1979, all’articolo 12 stabilisce che «le liste dei candidati devono essere presentate, per ciascuna circoscrizione, alla cancelleria della corte d’appello presso la quale è costituito l’ufficio elettorale circoscrizionale, dalle ore 8 del 40esimo giorno alle ore 20 del 39esimo giorno antecedenti quello della votazione». Insomma, considerando che le Europee si svolgeranno tra il 23 e il 26 maggio, le liste saranno note a metà aprile.

(Ultimo aggiornamento alle 21.00 del 19 novembre 2018. Foto di copertina da archivio Ansa: un momento dell’allestimento di un seggio elettorale per le Elezioni Europee 2014 a Roma. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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