Il fifty-fifty del governo: il M5S vota il dl sicurezza, la Lega dice sì alla riforma della prescrizione

Una cosa a te e una a me. Potrebbe essere definita un ‘fifty-fifty’, un ’50 e 50′, l’azione della maggioranza di governo degli ultimi giorni, con il Movimento 5 Stelle che ha votato il decreto legge sicurezza e immigrazione caro alla Lega e a Matteo Salvini, e il Carroccio che ha accettato l’accordo per una riforma della prescrizione voluta dai pentastellati. Ieri è arrivato il primo via libera in aula al Senato al testo che cambia norme per gli stranieri che arrivano in Italia. Il dl sicurezza contiene misure come l’abrogazione dell’istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il restringimento dell’azione degli Spar, trattenimenti più lunghi nei Centri di permanenza per i rimpatri, norme più dure per la concessione della cittadinanza. Il Movimento 5 Stelle si è espresso favorevolmente nonostante il dissenso interno (5 senatori non hanno votato con il resto del gruppo).

La Lega accetta la riforma della prescrizione cara al M5S

Stamattina è arrivata poi l’intesa sulla prescrizione, la cui riforma verrà inserita con emendamento nel ddl anticorruzione ora all’esame della Camera. L’accordo tra M5S e Lega è stato raggiunto in un vertice a Palazzo Chigi. «La prescrizione non cambia. Ma entrerà in vigore in modo posticipato, nell’ambito della riforma epocale della giustizia penale, l’anno prossimo», ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine della riunione. «L’emendamento non cambia. Ma poi chiederemo una legge delega per una riforma organica del processo che porti a tempi certi dei processi». «La prescrizione resta così com’è, l’emendamento rimane al ddl anticorruzione che andrà in Aula la settimana prossima: è il primo passo di una riforma epocale della giustizia».

«Nessuno ha mai detto che non si discute di prescrizione, ma solo che serviva legarla alla durata certa dei processi: ora c’è sintonia e siamo già al lavoro sulla scaletta delle prossime riunioni per mettere a punto una riforma complessiva del processo penale», ha detto la ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno osservando che la discussione sulla «prescrizione accelererà i lavori per la messa a punto della riforma». La ministra ha detto che la riforma della giustizia dovrebbe essere realizzata entro fine 2019. Matteo Salvini ha confermato la scadenza. «La mediazione – ha dichiarato il leader della Lega e vicepremier – è stata positiva, l’accordo è stato trovato in mezz’ora. Voglio tempi brevi per i processi. In galera i colpevoli, libertà per gli innocenti. La norma sulla prescrizione sarà nel ddl ma entra in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale. La legge delega, che scadrà a dicembre del 2019, sarà all’esame del Senato la prossima settimana».

(Foto da archivio Ansa: il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nell’aula del Senato della Repubblica durante il 25 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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